Benvenuto Febbraio! Welcome February!

Secondo giorno di febbraio, mese che ci accompagna lentamente verso la primavera che oggi, in questa fredda giornata di grandine, sembra essere davvero lontana. Gli antichi consideravano questo mese come una porta di passaggio tra l'inverno e la primavera e, come spesso accade, l'antica saggezza ci viene a rincuorare con questo proverbio risalente al V secolo D.C. che recita: "se per la Santa Candelora nevica o prola, de l'inverno semo fora". Me lo auguro fortemente perchè in giardino molti lavori aspettano e con questo tempo, dovendo stare in casa a riposo, me ne vengono in mente molti altri.
 Il progetto principale prevede di spostare le rose da sciroppo in una fascia laterare e creare così una zona dedicata a quelle piante che dovrò privare dei fiori per produrre marmellate e sciroppi. Al momento i rosai di Rosa muscosa sono in mezzo agli altri e a maggio creano uno spettacolo davvero unico che mi dispiace rovinare e così finisce che non riesco mai a preparare sciroppo in buona quantità.

Devo poi trovare un nuovo posto alla legnaia per liberare altro spazio e impiantare nuove varietà. Infine, vorrei realizzare un paio di staccionate con il legno di recupero. 

Appena ci inoltreremo in marzo,  sarà il momento di piantare i semi che ho acquistatato da Floret Flower Farm: ho scelto varietà particolari di zinnie, piselli odorosi e Mary Queen's lace che spero di potere utilzzare in bouquet stagionali accostandoli alle rose e alle dalie. Ma bisogna aspettare il momento giusto per seminare perchè come nella vita anche in giardino c'è il tempo per ogni cosa, bisogna rispettare l'attesa con pazienza, apprezzando la bellezza dell'andare e i piccoli progressi di ogni giorno.
La Candelora è la festa della presentazione al tempio di Gesù per la tradizione cattolica e nelle chiese si benedicono le candele, simbolo della luce che illumina le genti. Ce ne vorrebbe davvero tanta di luce nei cuori delle persone in questi tempi. Recentemente sono stata ad una conferenza di Massimo Angelini, professore e direttore della casa editrice Pentagora che parlava sul tema della bellezza, tornando alla radice culturale di questa parola tanto usata e, molto spesso stravolta.
Mi è piaciuto molto l'accostamento fatto dal Prof. Angelini tra la bellezza e la luce: non è bello ciò che la moda, i social media o i giornali hanno canonizzato, per cui o si rispettano i criteri di quella bellezza o bellezza non c'è. Secondo la profonda analisi di Angelini, la bellezza è nei colori, nella pluralità, nella diversità e soprattutto nella luce. Come mamma e insegnante mi viene da pensare che dovremmo davvero muoverci per una rivoluzione culturale del bello: educare i giovani a trovare la luce dentro di sè, quella luce che li rende unici, diversi dagli altri, autentici e profondamente belli! Difficile, ma non impossibile.... 

February has always been seen as a gateway from winter to spring. This year the warm season seems to be hundreds of years away, but the wisdom of the ancients makes us feel optimistic "if Candlemas day be sunny and bright, winter will have another fight, but if Caldlemas day be cloudy with rain,  winter is gone and won't come again", well...let's hope to have a better weather in the next weeks. I have so many things to do in the garden which is waiting to be tended and made ready for spring. 
Clandlemas day is rooted in pagan and in Christian traditions. For the Catholics, it celebrates Jesus's presentation to the temple and in every church caldles are blessed  and given to people who will light them up in hard times to rememeber that Jesus is the light of the world. Recently, I've been at a conference about beauty and the speaker made an interesting parallel between this word too much used and often abused, and light. Beauty can be found especially in colours,  diversity and light! As a mum and a teacher I believe we need to start a beauty revolution to teach the youth that they have to work on themselves to cultivate their gifts in their unique way and to shine for this poor world that really needs to be brighten up by as many candles as possible.   


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