Le dalie in giardino
In un angolo del giardino, verso metà giugno, esplode un alto cespuglio tinto di rosa che sarà una vera gioia per gli occhi fino ad autunno inoltrato (anche se l'arsura di questa estate le ha messe a dura prova): le Dahlie, fiori a volte sottovalutati, ma dalla grande presenza scenica che, una volta terminata la propria esibizione spettacolare spariscono per riposare fino all'estate successiva.
Queste amanti del sole sono ottime per le bordure miste tipiche del cottage garden. Ne esistono diverse varietà e prima di metterle a dimora è importante controllare l'altezza che raggiungeranno per non rovinare l'effetto d'insieme che si desidera ottenere: le mie, ad esempio, superanoo il metro di altezza, quindi stanno bene tutte insieme a formare un grosso cespuglio e in un un'aiuola mista dovrebbero essere posizionate sullo sfondo.
Esistono, tuttavia, anche Dahlie di piccole dimensioni (le nane o le pompom), ottime per un primo piano o per un muretto a portata di sguardo.
Gli esperti consigliano di rimuovere i bulbi a fine estate e di posizionarli in una cassetta su un letto di sabbia da riporre in un luogo asciutto fino alla nuova messa a dimora che avverrà a primavera. Questa è una buona cosa per chi, come me, spesso sbaglia le posizioni degli impianti e prova a spostare le piante fino a raggiungere un buon risultato (e mi consolo perchè grandi giardiniere come Gertrude Jeckyll o Vita Sackville-West spostavano e rispostavano i fiori fino ad essere soddisfatte). Nel mio caso, non è necessario riporre i bulbi perchè gli inverni miti della Liguria non li mettono in pericolo.
Ma da dove arrivano questi fiori ormai così comuni nei nostri giardini?
Fu un botanico allievo di Linneo a scoprirle alla fine del 1700 in Messico. Andrea Dahl (da cui il nome della specie) riuscì a riprodurle per semina e le portò in Europa, nell'orto botanico di Madrid. Nel 1804 furono portate a Berlino, dove lo studioso russo Georgi iniziò le ibridazioni (in alcuni paesei europei le Dahlie, infatti, vengono chiamate Georgine in suo onore).
Oggi si contano circa 30 specie del genere Dahlia e più di 20.000 cultivar dalle mille forme e dai mille colori, vera ricchezza per ogni giardino.
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In a corner of my cottage garden, a bush of pink Dahlias catch the eye and fill the heart throughout summer and autumn. They are on the border of my kitchen garden against a wall. They look so beautiful, even if they are sometimes a little forgotten in modern gardens. They love sunny places and they can be grown in bushes, like mine, or in mixed borders. Be careful, check the expected height of your plants before planting the bulbs, because some of them can be impressively tall.
Dahlias are named after Andrea Dahl, a botanic who found them in Mexico at the end of the 18th century. They were first grown in Madrid and then borought to Berlin in 1804, where Georgi started nursering them.
There are 30 species of Dahlias today and more than 20.000 cultivar.
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