Il ritorno del pettirosso - robins in the garden
In giardino sta tornando un ospite speciale che si spinge sulle nostre
regioni per trascorrere l’inverno: il pettirosso (Erithacus rubecula ) o “uccellino
del freddo” come lo ha sempre chiamato mia suocera. Proprio ieri ne ho visti un
paio sfrecciare tra i noccioli. Non so dire il perché, ma sento un affetto
particolare per questi passerotti così belli e simpatici. Spesso,
mentre lavoro in giardino li trovo a farmi compagnia, la loro presenza mi mette
gioa! Sono coraggiosi questi uccellini, si avvicinano agli esseri umani e, se
si sentono minacciati, sanno anche essere aggressivi. Il pettirosso, robin in
inglese, è insettivoro e si alimenta generalmente a
terra o in volo. Se volete aiutarlo in inverno lasciategli qualche briciola sul
davanzale o i semini che si comprano nei negozi specializzati e non dimenticate
una ciotolina d’acqua. Attenti ai gatti, però!
Il pettirosso nidifica
nei buchi o nelle spaccature di alberi, ai piedi delle siepi, nell'edera o
anche in vecchi oggetti lasciati dall'uomo. I piccoli, accuditi anche dal padre,
spiccano il volo dopo circa 15 giorni dalla schiusa. Il nido ha la forma di una
tazza perfettamente rotonda. Gli adulti hanno il petto e la fronte colorati di
arancio. Il resto del piumaggio è di colore bruno oliva e il ventre bianco
sporco. Ai giovani manca la colorazione arancione e sono fortemente
macchiettati.
Ci sono varie leggende
relative al colore particolare di questo delizioso uccellino. La più nota
racconta che il petto si è colorato di rosso quando un piccolo passerotto
marrone ha tolto le spine dalla corona di Gesù.
I miei pettirossi ad acquerello
Il pettirosso più noto
della letteratura è uno dei protagonisti del bellissimo romanzo di Frances
Hogdson Burnett “Il giardino segreto”, con il suo lieto cinguettio assiste al
ritorno della vita e della bellezza in un luogo che sembrava perduto per
sempre. Anche la poetessa americana
Emily Dickinson ne ha fatto il protagonista di molti suoi versi:
“Disegna per me un
pettirosso – su un ramo
Così sognerò di
sentirlo cantare”(foto tratte dal web)
♡💚💙💛
Yesterday I was walking in the garden when I saw the
first two robins of the season: here they are, back home again! I simply adore
this cute birdie who keeps me company while working in the garden! It gives me so
much joy, I don’t know why! As it shows up in the cold season, my mother-in-law
has always called it “the bird of winter”. It is very brave and if disturbed it
can be pretty aggressive, too! It eats insects and worms but it will be very thankful
if you leave it some crumbs or seeds on
the balcony or in the garden.
Robins nest in tree or wall holes, under fences or in
old abandoned objects and tools. The little ones start flying after about 15
days. The nest looks like a perfectly round bowl. Adults have a reddish spot on
the chest, while the baby robins are spotted.
Different legends explain the peculiar colour of this
lovely birdie. According to the most popular one, the chest of the robin turned
red when the bird pulled the thorns out of Jesus’s front and a blood stream stained its chest. The most popular robin in
literature is one of the protagonists of a wonderful novel: “The Secret Garden”
by Frances Hogdosn Burnett. Its joyful tweet is the tune of the rebirth of life
and beauty in a garden that was supposed to be lost forever.
Poet Emily Dickinson found great inspiration from the
company of this pretty bird: in one of her poems she says:
“Draw me a robin – on a stem
So I am hearing him, I dream”
Commenti
Posta un commento