Una "garden blogger" a cavallo tra due epoche- Gertrude Jekyll, a Victorian "garden blogger"
L'8 dicembre 1932, si spegneva nella sua casa di Munsted Wood Gertrude Jekyll.
Greg Becker, Getrude's tea party
Artista a tutto tondo, questa piccola donna piena di energie seppe comunicare al mondo la sua idea di bellezza alla quale diede forma nei moltissimi giardini che progettò seguendo le linee indicate da William Robinson che si poneva in contrasto rispetto agli ideali del giardino vittoriano formato da ordinate bordure di piante annuali monocromatiche.
Bordura progettata da Gertrude Jekyll
Per Robinson e soprattutto per Gertrude, il giardino era una tavolozza bianca sulla quale creare magici giochi cromatici che si susseguissero nelle diverse stagioni. Le piante, molte delle quali portate in Inghilterra dai suoi viaggi all'estero (della Jekyll viaggiatrice da Grand Tour parleremo in seguito), dovevano essere scelte in base al terreno e al clima e immaginate nella loro piena maturità per poterle accostare l'una all'altra ottenendo il massimo effetto estetico. Non solo piante scelte per il colore della loro fioritura, ma anche per i cromatismi e la forma delle foglie: infondo, la fioritura dura una stagione, mentre le foglie, se non decidue, continuano ininterrottamente ad attirare il nostro sguardo nell'angolo che occupano e che hanno il compito di riempire di significato.
Hestercombe Gardens
Tra le piante che divennero il simbolo dei giardini della Jekyll, mi piace citare la Bergenia cordifolia con le sue grandi foglie verdi che in condizioni favorevoli virano al rosso in autunno e la Stachys byzantina, immancabile insieme alle altre piante a foglia grigia (Artemisia stellaria e Cineraria maritima) che creano suggestivi contrasti cromatici con il viola della Lavandula angustifolia, i blu di aster e Nigella damascena e le varie sfumature cromatiche dei rosai.
Stachys byzantina
Questo rivoluzionario gusto estetico del giardino dei colori, divulgato dalla Jekyll attraverso i suoi libri e i suoi numerosi articoli per le riviste di giardinaggio più in voga dell'epoca (Country living, The garden, Journal of the Royal Horticultural Society), fece di questa donna che visse a cavallo di due secoli un'autorità in materia: una "garden blogger" ante litteram seguita dai sempre più numerosi cultori del giardino che leggevano i suoi articoli per trovarvi spunti ed ispirazioni, proprio come facciamo noi amanti del verde seguendo i blog e i social più popolari in materia.
Greg Becker, Digging carrots
One of the greatest garden designers ever, Gertrude Jekyll lived between the Victorian era and the second World War. She peacefully died on 8th December 1932 at Munsted Wood the home where she developed her career as a prolific and world famous gardener, writer and designer. Her books and articles, published on the main magazines of the time (The garden, Country Living and The journal of Royal Horticultural Society), were read by thousands of people trying to follow her tips to create lush and beautiful gardens. This is exactly what happens today with garden lovers following the major garden bloggers on social media. We can easily state that Miss Jekyll was the very first garden blogger in History.
Her ideas followed William Robinson's new wave in garden design: a garden wasn't a matter of ordered borders mostly composed by annual plants. It had to look as natural as possible, but accurately designed. In fact every plant had to be studied and chosen not only for its colour, but most of all for the effect that it would create next to other plants over the seasons. It was like a white canvas on which the artist created a beautifully coloured living work of art.
Among the plants often used by Miss Jekyll, I want to quote the beautiful foliage of Bergenia cordifolia and of Stackys byzantina that, together with other grey plants (Artemisia stellata, Cineraria Maritima) grant an amazing chromatic contrast with foliage of other plants all through the year.






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