Di viola in viola - Beautiful violets ready to bloom
Le viole mammola stanno quasi iniziando la loro fioritura. Qui da me, ancora non ne ho trovate, ma non vedo l'ora di scorgere i loro capolini colorati su nel bosco, perchè allora davvero ci sarà aria di primavera!
Viola odorata o Viola Mammola
Lo scorso anno, ho letto un bellissimo libro: "Storie di viole" di Chiara Saccavini (ed. You Print) che mi ha accompagnato in un viaggio davvero sorprendete attraverso la storia affascinante di questo fiore tanto comune e tanto semplice da passare inosservato e che, invece, dovrebbe trovare un posto d'onore nei nostri giardini.
Viola odorata Beetroot
Appartenente alla famiglia delle Violaceae, il genere viola è diffuso in tutto il mondo e comprende moltissime specie diverse che crescono spontanee nei prati, nei boschi e addirittura tra le rocce. Nulla sembra fermare questo piccolo fiore che Teresa di Lisieux eresse a simbolo dell'umiltà.
Viola odorata double di Bruneau
Dall'aspetto fragile e delicato, le viole sono piante resistenti, che bene si adattano al luogo in cui vengono piantate e che, una volta attecchito, non richiedono cure particolari. Solo le varietà a fiore doppio tendono ad essere meno resistenti al freddo. Amano particolarmente zone ombreggiate. Ottima posizione è ai piedi dei rosai che in estate le proteggono dal sole che le scalderà in inverno, una volta che le rose avranno perso le foglie.
Rose e viole, fiori così diversi eppure così amati fin da tempi remoti, tanto da diventare oggetto di leggende, poesie e detti popolari.
Viola Odorata Albe
Il profumo delle rose, così come quello delle violette è immediatamente riconosciuto da tutti, come se, nel corso della storia, fosse entrato nel DNA dell'umanità. Sicuramente nel giardino dell'Eden erano presenti entrambe, tutte le popolazione dell'antichità le lavoravano per estrarre gli oli essenziali usati in medicina o per confezionare profumi e dolci prelibati. La mia amica Maria Giulia Scolaro con i petali di viola produce confetture e un ottimo sciroppo da gustare in acqua fredda o su gelati e yogurt (www.sciroppodirose.it)
Viola odorata Melanie
Carlo Magno, nell'800 circa, redasse un elenco di piante obbligatorie in ogni città, tra queste naturalmente compaio rose, viole e varie erbe medicinali aromatiche. Queste ultime venivano coltivate in aiuole apposite, i violaria, che possono essere considerati i primi giardini "fioriti"della storia.
Viola odorata Lady Hume Campbell
Grande paladino delle viole fu Napoleone Bonaparte (nome in codice: Caporale violetta) che, si racconta, portava sempre con sè un piccolo bouquet di viole essiccate, forse in ricordo del suo amore per Giuseppina Beauharnais. In occasione delle loro nozze tutte le decorazioni (anche quelle dell'abito nuziale) furono fatte con violette.
Divenuta Duchessa di Parma, la seconda moglie dell'Imperatore, Maria Luigia d'Austria farà la fortuna delle violette che prendono il nome da questa città, anche se vi giunsero passando da Napoli. Il viaggio delle violette doppie è un intreccio di percorsi che dall'oriente si snoda in tutta Europa (fino ad approdare con grande clamore negli Stati Uniti), suscitando ovunque entusiamo per questo fiore dal profumo unico e dalla spendida fioritura.
Viola Duchessa di Parma
Appassionata collezionista come Giuseppina, La Duchessa di Parma riuscì a coltivare ben 31 varietà di viole. La violetta doppia di Parma, era coltivata anche a Tolosa e nel 1837 sarà ufficialmente battezzata "violetta doppia di Parma di Tolosa" e diventerà il fiore preferito della regina Vittoria e di tutta l'Europa Belle Epoque.
Non posso concludere questo breve percorso nella storia della violetta senza fare una tappa a Udine dove il conte di Brazzà, a fine '800, iniziò a coltivare le bellissime varietà a fiore stradoppio blu e bianco che presero il nome di Viola di Udine o Viola del Friuli.
Tutte le foto sono tratte dal sito del Vivaio Priola, specialista in vendita di viole
💛❤💚💗
Can a simple flower like the violet have an interesting history? Oh yes, indeed! It can. I discovered it last year while reading a whole book on this lawn flower so common almost all over the world. "Storie di viole" by Chiara Saccavini is a long journey across history that you take with a posy of violets in your hands. All the most famous historic characters had something to do with violets: Charlemagne made a list of flowers and plants which had to be planted in every city of the empire, and among them there were violets of course. They were planted in flower beds called "violaria" which are to be considered as the ancestors of modern borders and flower gardens. Napoleon adored violets, he always had a posy with him, maybe because it was a way to remember his great love Josephine who grew these folwers at La Malmaison, her beautiful rose garden. Even his second wife Maria Luigia was devoted to violets. When she became Duchess of Parma, she collected the plants, and as a real violet addict, she wanted everything to be decorated with them.
Another great violet lover was Queen Victoria. In the Edwardian era this tiny flower became one of the most popular of all.
The most famous variety of Italian violets came form Spain to Naples. Then they were brought to Parma and from there they were spread all over the world.
Viola odorata o Viola Mammola
Lo scorso anno, ho letto un bellissimo libro: "Storie di viole" di Chiara Saccavini (ed. You Print) che mi ha accompagnato in un viaggio davvero sorprendete attraverso la storia affascinante di questo fiore tanto comune e tanto semplice da passare inosservato e che, invece, dovrebbe trovare un posto d'onore nei nostri giardini.
Viola odorata Beetroot
Appartenente alla famiglia delle Violaceae, il genere viola è diffuso in tutto il mondo e comprende moltissime specie diverse che crescono spontanee nei prati, nei boschi e addirittura tra le rocce. Nulla sembra fermare questo piccolo fiore che Teresa di Lisieux eresse a simbolo dell'umiltà.
Viola odorata double di Bruneau
Dall'aspetto fragile e delicato, le viole sono piante resistenti, che bene si adattano al luogo in cui vengono piantate e che, una volta attecchito, non richiedono cure particolari. Solo le varietà a fiore doppio tendono ad essere meno resistenti al freddo. Amano particolarmente zone ombreggiate. Ottima posizione è ai piedi dei rosai che in estate le proteggono dal sole che le scalderà in inverno, una volta che le rose avranno perso le foglie.
Rose e viole, fiori così diversi eppure così amati fin da tempi remoti, tanto da diventare oggetto di leggende, poesie e detti popolari.
Viola Odorata Albe
Il profumo delle rose, così come quello delle violette è immediatamente riconosciuto da tutti, come se, nel corso della storia, fosse entrato nel DNA dell'umanità. Sicuramente nel giardino dell'Eden erano presenti entrambe, tutte le popolazione dell'antichità le lavoravano per estrarre gli oli essenziali usati in medicina o per confezionare profumi e dolci prelibati. La mia amica Maria Giulia Scolaro con i petali di viola produce confetture e un ottimo sciroppo da gustare in acqua fredda o su gelati e yogurt (www.sciroppodirose.it)
Viola odorata Melanie
Carlo Magno, nell'800 circa, redasse un elenco di piante obbligatorie in ogni città, tra queste naturalmente compaio rose, viole e varie erbe medicinali aromatiche. Queste ultime venivano coltivate in aiuole apposite, i violaria, che possono essere considerati i primi giardini "fioriti"della storia.
Viola odorata Lady Hume Campbell
Grande paladino delle viole fu Napoleone Bonaparte (nome in codice: Caporale violetta) che, si racconta, portava sempre con sè un piccolo bouquet di viole essiccate, forse in ricordo del suo amore per Giuseppina Beauharnais. In occasione delle loro nozze tutte le decorazioni (anche quelle dell'abito nuziale) furono fatte con violette.
Divenuta Duchessa di Parma, la seconda moglie dell'Imperatore, Maria Luigia d'Austria farà la fortuna delle violette che prendono il nome da questa città, anche se vi giunsero passando da Napoli. Il viaggio delle violette doppie è un intreccio di percorsi che dall'oriente si snoda in tutta Europa (fino ad approdare con grande clamore negli Stati Uniti), suscitando ovunque entusiamo per questo fiore dal profumo unico e dalla spendida fioritura.
Viola Duchessa di Parma
Appassionata collezionista come Giuseppina, La Duchessa di Parma riuscì a coltivare ben 31 varietà di viole. La violetta doppia di Parma, era coltivata anche a Tolosa e nel 1837 sarà ufficialmente battezzata "violetta doppia di Parma di Tolosa" e diventerà il fiore preferito della regina Vittoria e di tutta l'Europa Belle Epoque.
Non posso concludere questo breve percorso nella storia della violetta senza fare una tappa a Udine dove il conte di Brazzà, a fine '800, iniziò a coltivare le bellissime varietà a fiore stradoppio blu e bianco che presero il nome di Viola di Udine o Viola del Friuli.
Tutte le foto sono tratte dal sito del Vivaio Priola, specialista in vendita di viole
💛❤💚💗
Can a simple flower like the violet have an interesting history? Oh yes, indeed! It can. I discovered it last year while reading a whole book on this lawn flower so common almost all over the world. "Storie di viole" by Chiara Saccavini is a long journey across history that you take with a posy of violets in your hands. All the most famous historic characters had something to do with violets: Charlemagne made a list of flowers and plants which had to be planted in every city of the empire, and among them there were violets of course. They were planted in flower beds called "violaria" which are to be considered as the ancestors of modern borders and flower gardens. Napoleon adored violets, he always had a posy with him, maybe because it was a way to remember his great love Josephine who grew these folwers at La Malmaison, her beautiful rose garden. Even his second wife Maria Luigia was devoted to violets. When she became Duchess of Parma, she collected the plants, and as a real violet addict, she wanted everything to be decorated with them.
Another great violet lover was Queen Victoria. In the Edwardian era this tiny flower became one of the most popular of all.
The most famous variety of Italian violets came form Spain to Naples. Then they were brought to Parma and from there they were spread all over the world.
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