Fiori lenti dal nostro giardino, bouquet #9 - Slow Flowers from our garden

Bouquet #9
Questo ottobre mi sta davvero sorprendendo. Continua a regalarmi dalie a non finire, quindi anche questo bouquet le vede protagoniste insieme ai crisantemi che ne prenderanno il posto nei bouquet del mese di novembre.
                            

  Ma torniamo alle dalie. Questa settimana, finalmente, è fiorita la Cafè au lait. bellissima dalia rosa pallido che desideravo da tempo. E devo proprio dire che non mi delude, è grazie a lei se tanti giardinieri in tutto il mondo hanno riscoperto questo fiore che, con i suoi lunghi steli resistenti ben si presta per la preparazione dei bouquet.

Le dalie, come moltissime piante che coltiviamo in giardino, arrivano da lontano e hanno una storia affascinante.
Originari del Messico e dell' America Centrale, questi bellissimi fiori erano ben noti agli Aztechi che non le usavano solo come decorazione, ma anche come repellete contro le zanzare, come medicinale, come alimento e, data la grande dimensione che possono raggiungere i gambi cavi di alcune varietà, anche come contenitore dell'acqua durante le battute di caccia. Alcuni missionari spagnoli che entrarono in contatto con questo genere, fino ad allora sconosciuto in Europa, ne rimasero colpiti e ne scrissero nei loro trattati botanici. L'arrivo in Europa, nel 1790 si deve ad un allievo di Linneo, Andre Dahl che ne inviò i semi al direttore dell'Orto Botanico di Madrid, Antonio Josè de Cavanilles il quale iniziò a coltivarle come sostituti delle patate, a causa del loro rizoma molto simile alle patate dolci americane. Il test dell'assaggio fu però una delusione, subito cancellata dalla meravigliosa e sorprendente fioritura che entusiasmò i botanici e i collezionisti di tutta Europa. Fu De Cavanilles a dare il nome a questo nuovo genere in onore di Dahl.
Raccontare le dalie in poche righe è davvero impossibile, basti pensare che a questo genere appartengono ben 30 specie e più di 20.000 cultivar suddivisi in 12 categorie a seconda del tipo di fiore: semplice, doppio, 'a colletto', a pom pom, a 'fiore d'anemone', a 'fiore di peonia' e molti altri. 
Un universo infinito che parte da un rizoma dal potenziale immenso. Un miracolo che solo la natura sa compiere: quando si mette in terra quella specie di patata (che si moltiplica durante la vegetazione generando nuovi rizomi a partire quello principale), lo si fa davvero con grande fiducia, immaginando e sognano tutta la bellezza che quel coso proprio bruttino genererà. 

Nei climi freddi, ormai, di questi tempi le dalie hanno finito la fioritura e i primi geli le hanno già 'bruciate'. Nelle flower farms che le coltivano si procede velocemente alla rimozione dei rizomi dal suolo per evitare che gelino. Li si lava e li si depone in magazzini a temperatura e umidità controllata dove passeranno l'inverno. A primavera saranno selezionati, eliminati se marci e divisi prima di essere nuovamente piantati per una nuova sorprendente fioritura.

💜💚💙❤️💛

Another bouquet full of dahlias with the add of a few mums, the firt of the season. This week the world famous dahlia Cafè au lait has  bloomed at last. It's gorgeous like all her sisters. 
It's rather impossible to write about this genus in a few lines: there are 30 species and over 20000 cultivar of dahlias all over the world. After their arrival to Europe in 1790, breeders delighted in creating new varietis of this exotic flower that drove collectionists and botanits crazy. It soon became a 'must have' for garden lovers. The first Europeans to write about dahlias were Spanish missionaries who  got really interested in this plant used by the Aztecs as a medicine, as food and as a repellent against mosquitoes. They even used its empty stems as water bottles during their hunting days. 
After a period of neglect, these flowers are very fashionale today, especially in the USA and Northern Europe where they are often chosen by florists and designers because of their long and strong stems.
And you know what? There is really magic in dahlias if you think that all their amazing shapes and colours grow from an ugly tuber that looks like a sweet potato... People in flower farms located in cooler regions are very busy, digging tubers out of the ground before serious frost kills them. They clean them carefully and store them in dry barns where they'll  spend winter safely, ready for the new season of beauty ahead! 

Commenti

  1. Ciao! Ammiro la tua passione per i fiori, e rimango estasiata davanti alle immagini...
    Non ho il pollice verde, fatta eccezione per la stapelia, che evidentemente mi vuole proprio bene, se vive ancora con me da tanti anni.
    Al contrario la mia mamma, farebbe nascere i fiori dai sassi.
    Un bacio!

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    1. Grazie mille, Barbara. E' proprio una passione! Sei talmente brava nel cucito...io una frana, ci compensiamo. Baci

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  2. Ciao Sabrina,
    che bello avere la passione per i fiori. Anch'io quando ero con i miei genitori mi prendevo cura del giardino. Avevamo fiori bellissimi! Belle le dalie. Complimenti davvero!!
    Baci

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    1. Grazie mille, sei molto gentile!! Avere un pezzettino di terra da coltivare è una vera benedizione per me, non potrei farne più a meno. Bacioni

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  3. i fiori sono meravigliosi tutti e in qualunque stagione....io li adoro e ognuno nel suo genere è spettacolare. Un abbraccio e complimenti Lory

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    1. Grazie cara Lory. E' vero, ogni stagione ci regala stupende fioriture perchè la natura è molto generosa. Un abbraccio!!

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