Fiori lenti dal nostro giardino, bouquet # 36 - Slow flowers from our garden
Un bouquet di fiori è come una sinfonia di colore suonata da un ensemble di strumentisti diversi. Alla melodia armoniosa suonata dal gruppo, si alterna, talvolta, l'assolo del fiore che viene scelto come protagonista a seconda della stagione e di quello che offre il giardio.
Il bouquet della settimana è formato soprattutto da dalie, le grandi protagoniste del giardino d'estate. Sullo sfondo dei loro colori, sui toni del giallo, spicca un gladiolo: alto, sinuoso e robusto con il suo color crema, ricamato di rosa è il solista ideale di questa sinfonia d'estate.
Come accade in ogni ambito della nostra esistenza, anche in giardino spesso si seguono le mode. In questo periodo storico, sono i social media a dettare la fortuna di questo o quel fiore, a seconda che sia più o meno 'instagrammabile'. E raramente si trovano gladioli nei giardini fotografati sui social media, chissà perchè, quindi questo fiore non è all'apice della sua popolarità quanto le rose o le hydrangee arborescens Annabelle (che adoro anche io del resto). Personalmente li trovo molto belli e, di solito, acquisto confezioni con bulbi assortiti che pianto in primavera tra le rose, senza sapere il colore che spunterà: sarà una sopresa gradita scoprirlo quando sarà il momento.
Il genere Gladiolus, composto da circa 180 specie è originario dell'area mediterranea, del Nord Africa, del Madagascar e dell'Asia occidentale, appartiene alla famiglie delle Iridaceae, la stessa delle Iris, quindi, ed è classificato in diversi gruppi: grandiflorus, nanus, primilinus ecc, composti a loro volta da una infinita quantità di cultivar prodotte a partire dal 1800. Il nome di questo fiore antico fu scelto da Plinio il vecchio che usò il termine latino gladiolum che significa piccola spada, a causa della forma delle foglie.
La particolarità del gladiolo è quella di portare i fiori raggruppati sullo stelo in una sorta di pannocchia che si apre lentamente, giorno dopo giorno nell'arco di una settimana. Alti anche un metro, vanno posizionati sul retro di una bordura in modo da poterli, se necessario sostenere con l'aiuto di una canna che sarà nascosta dal resto della vegetazione.
Claude Monet, uno dei pittori più famosi e amati di sempre, grande appassionato di botanica coltivava i gladioli nel suo giardino di Givenry in Normandia e li ritrasse più volte sulla tela. Il quadro che vedete sopra si chiama proprio 'Gladioli' e fu dipinto nel 1873.
Bouquet di gladioli, gigli e margherite, 1878
Come Monet anche altri pittori, tra cui Van Gogh ritrassero i gladioli, molto amati anche tra fine '800 e i primi del '900 dagli artisti dell'Art Nouveau.
💜💚💙❤️
Gladioli are the protagonists of this week's bouquet. I like considering a flower arrangement as a kind of symphony where all the musicians play together, leaving sometimes solo moments to one of their mates. That's exactly what happens to my flowers: I like choosing a protagonist for each one of my bouquets, a particular kind of flower that will have its 'solo' time whenever somebody looks at it.
I don't know why, but gladioli aren't too popular today, you dont' see them very often on social medias, or in mondern gardens. I really like them, instead, especially in the background of mixed borders. With their long stems and colourful flowers they perfectly match my roses.
Gladioli are a very ancient genus, formed by hundreds of groups and cultivars. They were really appreciated in the XIX century and during the Art Nouveau period. The beloved impressionist artist Claude Monet cultivated these flowers in his garden at Giverny where he also immortalized them on some of his wonderful canvases.









Commenti
Posta un commento