Fiori lenti dal nostro giardino, bouquet # 44 - Slow flowers from our garden

 Ed eccoci all'ultimo bouquet:il numero 44 che chiude questo percorso che ho iniziato lo scorso agosto.

Gli ingredienti sono assolutamente stagionali: dalie, zinnie, Erba Luisa, Elicriso o 'falsa liquirizia' e fiori di finocchio selvatico.



Il progetto, che ho chiamato: 'Fiori lenti dal nostro giardino' è nato dalla lettura del libro: Slow Flowers di Debra Prinzing, purtroppo in inglese, perchè in Italia, per il momento, non è stato ancora tradotto e, che mi risulti, nulla del genere è stato ancora scritto. Nella sua opera, la pioniera della filosofia Slow Flowers, realizza un bouquet alla settimana per un anno, attingendo solo a fiori a Km0, esattamente come ho fatto io. 

Il mercato dei fiori è un mondo estremamente complesso, ma non molto diverso da quello dell'alimentazione globalizzata che ci consente, con notevoli danni all'ambiente e alla salute, di mangiare qualsiasi cosa in ogni momento dell'anno: è ormai una consapevolezza diffusa, non vi dico nulla di nuovo. Ma, se siamo diventati più attenti alla stagionalità del cibo, ancora non  poniamo la stessa consapevolezza nella scelta dei fiori, quando li acquistiamo dai fioristi o nei supermercati. Come ho scritto qualche mese fa nel post: 'Slow flowers: il lungo viaggio di una rosa', prendendo appunto il mercato delle rose come esempio, il fiore che arriva sul nostro tavolo, spesso è in viaggio da giorni, mantenuto fresco grazie all'uso di prodotti chimici e trasportato da vari mezzi che inquinano, tutti elementi che hanno un impatto negativo sull'ambiente. Quel che vale per le rose, vale per ogni fiore, specialmente quelli legati più decisamente ad una stagione,come i tulipani: se li trovo al supermercato in agosto o dicembre, con ogni probabilità arrivano da molto lontato. La filosofia Slow flowers, dunque ci porta a riflettere su come sia importante fidarci della natura, accettare le fioriture che ci dona secondo i suoi ritmi e, per quanto possibile, acquistare fiori prodotti nelle vicinanze per ridurre l'uso di mezzi di trasporto. Come negli USA, anche in Italia stanno nascendo le così dette Flower farms (ricordate il mio sogno???), cioè aziende agricole che producono fiori da reciso e che li vendono grazie ad una rete commerciale che rispetta l'ambiente, cercando  di promuovere l'idea che il km0 vale anche per i fiori. Queste realtà che mi piacerebbe descrivere più a fondo, fanno capo a Slow Flowers Italy, associazione che riunisce Flower designers, Fioristi e produttori.

Durante l'anno ho avviato con i miei lettori di Facebook una serie di sondaggi sul tema dei fiori recisi. Le domande erano volte a capire qual è il loro rapporto con essi. Devo dire che la maggior parte di coloro che hanno partecipato ha ammesso di essere felice quando riceve un bouquet, ma di non essere acquirente abituale. C'è una sorta di pudore, che comprendo, nei confronti dei fiori recisi:ci si sente in colpa perchè si pensa di contribuire alla loro 'morte'. Ma se ci riflettiamo, l'abitudine di raccogliere fiori o di regalari è antica come il mondo e essere donati è parte della loro ragione di essere. 

Eh sì, i fiori hanno da sempre affascinato l'umanità! Che tema interessante! Perchè ci sentiamo così attratti da loro? Chi può sinceramente dire di odiarli e di non volerci assolutamente avere a che fare? Dei fiori affascinano le forme, i colori e sicuramente il profumo che inebria, riempie gli ambienti, ci fa stare bene perchè ci dona quel contatto con la natura che è parte del nostro DNA. Noi siamo parte della natura! E i fiori, anche quelli recisi e posti in un bel vaso, con il loro fascino ce lo ricordano, donandoci benessere sia fisico che psicologico. 

Ecco l'obiettivo principale di questo percorso: portare o riportare i fiori nella vita di chi mi ha voluta seguire e, spero, risvegliare in loro, un po' di desiderio di natura in più. Forse, qualcuno, avrà iniziato ad  acquistare fiori per sè e per gli altri; avrà creato dei piccoli mazzolini con i fiori di campo o con quelli del  proprio giardino, per chi ha la fortuna di averlo.

Donare un fiore o un bouquet è un piccolo atto di gentilezza (anche per sè stessi, perchè no!) di cui il mondo ha tanto bisogno, non credete? Per chiudere questo percorso, ho avviato un giveaway (le vacanze non hanno consentito a molti di partecipare, purtroppo), un giochino per regalare a chi mi ha seguita l'ultimo bouquet 'Dal nostro giardino' (ultimo di questo percorso, chiaramente). La vincitrice è un'amica che ho un po' perso di vista e quindi mi fa particolermente piacere che il mio mazzo di fiori arrivi a casa sua! 

Grazie a chi mi ha seguita fedelmente in questo percorso, ma non temete, il viaggio tra fiori e piante continua! Non potrebbe che essere così!


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