Piante da scoprire: Sempervivum tectorum

 A volte, le amiche mi confidano che vorrebbero coltivare qualche pianta sul balcone o in casa, ma, brutte esperienze passate, fanno pensare loro di essere delle vere e proprie killer di piante dal pollice nero. La mia risposta è che non esistono pollici verdi o pollici neri. Certo, c'è chi è più predisposto a prendersi cura di una pianta, di un balcone fiorito o di un giardino e chi meno, ma se c'è la buona volontà, tutto è possibile. Le piante, come è ovvio, sono esseri viventi che necessitano di cure più o meno frequenti. Non sono tutte uguali e non hanno bisogno delle stesse accortezze. Richiedono sicuramente un po' del nostro tempo, quindi se non ve la sentite di ritagliare un po' di spazio per loro, lasciate perdere. Bisogna documentarsi un minimo prima di scegliere quali piante adottare, ci sono moltissimi siti o profili verdi utili a tale scopo. Uno su tutti. @aboutgarden della brava Simonetta Chiarugi che io considero una vera maestra di giardino. Mi ha insegnato tanto e continua a farlo. Una volta fatta la scelta giusta, nascerà un amore che vi riempirà di gioia e soddisfazione: se ci si avvia con serietà sulla strada della cura del verde (anche solo di una pianta) ci si mette in cammino verso una vera passione (in alcuni casi una vera ossessione), io vi ho avvertiti!

Detto ciò, se desiderate una (o più) piantine da curare e volete andare sul sicuro, vi consiglio di iniziare con i Sempervivum, nome che la dice lunga sulla loro resistenza: sono delle vere immortali che si adattano a ogni circostanza. Certo non le potete tenere al buio in casa senza mai dar loro da bere, ma hanno veramente pochissime esigenze e una notevole adattabilità. A dire la verità, una cosa decreta la fine delle singole rosette: la fioritura. Ma non vi accorgerete della perdita perchè in poco tempo ogni singola rosa ne produce altre, moltiplicandosi velocemente prima di fiorire. Chi ha un po' di creatività e di manualità può scegliere diverse varietà di Sempervivum e metterle a dimora non in un semplice vaso, anche se a me quelli di terracotta piacciono tantissimo, ma anche in un catino arruginito, in una vecchia zuppiera sbeccata, in una latta della salsa, insomma un po' di  fantasia e creerete il vostro angolo verde che attirerà l'attenzione e l'ammirazione dei vostri amici. Vi servirà un posto luminoso e ogni tanto un po' di acqua (fate in modo di evitare i ristagni, bagnate poco e usate terriccio ben drenato). Potrete collocare i vasi sia in casa che all'esterno. In natura i Sempervivum crescono sui sentieri di montagna anche fino a 3000 m di quota, temono davvero poco sia le alte che le basse temperature.

Una curiosità che mi piace sempre raccontare su queste piante e che forse conoscerete già. Gli antichi romani erano soliti farle crescere a tappeto sui tetti delle case (da cui il nome della specie più diffusa Sempervivum tectorum) perchè c'era la certezza che Giove amasse molto queste piantine che portavano anche il suo nome, Iovis Barba, e quindi non avrebbe scagliato su di essi i suoi fulmini. Questa dote di 'scaccia fulmini' si radicò nell'immaginario collettivo tanto che Carlo Magno, nel suo Capitulare 'De villis' decretò che si dovessero piantare su ogni tetto per proteggere le case dagli incendi dovuti ai fulmini. Persino nel dialetto genovese queste piantine sono note come Scaccia truin (perdonate se non ho scritto correttamente), cioè allontana tuoni. Leggenda o verità, nei paesi nordici è usanza ancora oggi ricoprire di essi i tetti delle case più rurali,  soprattutto perchè contribuiscono a renderli impermeabili.

 

I fiori, che si presentano raccolti sugli apici di lunghi steli, possono essere rosa intenso o più chiaro. Anticamente si credeva che una fioritura sul rosso avrebbe portato fortuna, mentre fiori bianchi avrebbero annunciato la morte di un membro della famiglia. Si pensava anche che queste piante fossero potenti talismani contro la stregoneria, in grado di ridare persino la voce ai muti. Nella medicina naturale, il Sempervivum tectorum era usato per curare le ustioni o le irritazioni cutanee, come l' Aloe vera.

 

Commenti

Posta un commento

Post più popolari