'Prendere il volo' con gli uccellini di Silvia Molinari

 "Questo pettirosso specifico l'ho conosciuto nel mio roseto del Kent. Sono sicura che fosse nato lì e che, almeno per un'estate abbia creduto che quello fosse tutto il suo mondo"

                                                                                                                            Frances Hodgson Burnett

Rose e pettirossi, nell'immaginario comune, sono profondamente legati. Li si ritrova in tante illustrazioni del passato e in opere immortali come Il giardino segreto, di Frances H. Burnett. Recentemente ho trovato un'edizione che propone anche le pagine del diario in cui l'autrice racconta dell'incontro con il suo pettirosso, diventato poi uno dei protagonisti principali del romanzo. 

Adoro queste creature affascinanti che a inizio inverno iniziano a popolare i nostri giardini, ne festeggio l'arrivo che indica l'imminente stagione delle festività natalizie. 

Gli uccellini mi affascinano da sempre, forse perchè i miei nonni avevano diversi canarini che tenevano loro compagnia e che a me piaceva osservare nei loro piccoli spostamenti all'interno delle gabbiette. Certo a pensarci ora, mi viene da dire: poveri uccellini, privati della loro libertà di prendere il volo. Le cure affettuose che prestava loro il nonno forse compensavano un po' la perdita del cielo? Me lo auguro perchè lui ci si dedicava davvero con molto amore.

Il giardino è un osservatorio privilegiato per le tante varietà di passeri e uccelli che lo vivono e qui da me, avendo il bosco alle spalle, ce ne sono davvero tanti, grandi e piccoli. Il loro coro al mattino presto in primavera e estate mi fa entare nel nuovo giorno con serenità. Nel Regno Unito, sempre più avanti nel rapporto con la natura rispetto a noi, a maggio viene addirittura celebrata una giornata nazionale dedicata al canto mattutino degli uccelli e il Bird Watching è un'attività molto diffusa ormai da anni. La compagnia degli uccellini, mentre si lavora o ci si rilassa in giardino, è un piacevolissimo momento di contatto profondo con la bellezza della natura. 

Per conoscerli meglio e per imparare a distinguarli un po' e, se è il caso, a prendersene cura, vi consiglio l'acquisto di un bellissimo libro da poco entrato a far parte della mia biblioteca di giardiniera: 

Prendere il volo. Storie di uccellini caduti da nido e finiti in buone mani, di Marina Marinelli con le stupende illustrazioni ad acquerello dell'artista Silvia Molinari, ed. Topipittori

Un libro scritto per avvicinare i bambini al mondo degli uccellini, ma assolutamente adatto a tutti. L'autrice propone una serie di schede dedicate alle differenti famiglie di volatili e alle loro specie più comuni, descrivendone le caratteristiche, l'habitat, le esigenze, le abitudini e anche le prime cure necessarie per garantire la loro sopravvivenza in caso di incidenti. Vi è mai capitato di trovare un uccellino ferito e di non saper cosa fare? O di trovare un nido abbandonato o con le uova che non sapete ricoscere? In questo vero e proprio manuale troverete tante risposte che vi avvicineranno con più consapevolezza a questi piccoli e preziosi compagni di giardino. 

Nell'introduzione, le risposte alle domande più comuni che ci poniamo quando cerchiamo di salvare un uccellino, una sorta di guida al pronto soccorso che può essere davvero molto utile.

Marina Marinelli è una scrittrice e illustratrice di libri per ragazzi, appassionata di natura e di ornitologia. Per conoscere il suo ricco percorso artistico, vi suggerisco di visitare il sito: www.marinaminelli.com, forse riconoscerete alcune illustrazioni viste in alcuni libri dei vostri ragazzi.

Sfogliare le pagine di questo volume, ci fa immergere nella bellezza della natura grazie anche alle illustrazioni di un'artista che seguo da tempo. Una delle maestre acquarelliste più note in Italia per le sue bellissime opere e per la sua collaborazione con la rivista Gardenia e con la LIPU, l'associazione che si dedica, appunto, alla protezione degli uccelli. 

Un acquerello di Silvia è come una fotografia trasfigurata dalla poesia. Ritrarre la natura ad acquerello non significa solo limitarsi a copiarla, ma aggiungerle poesia, luminosità e quelle sfumature che si possono cogliere solo con il filtro delle emozioni. Quello che traspare dalle opere di questa artista di fama internazionale è proprio l'amore per ciò che vede e per ciò che immortala sulla carta. Ho osservato, tempo fa, Silvia mentre dipingeva un uccellino in un tutorial, con gesti sapienti e apparentemente semplici, ho visto quella piccola creatura prendere vita sulla carta in un mescolarsi quasi magico di acqua e colore. Sembra davvero che i suoi uccellini siano in procinto di spiccare il volo, al di là della carta che li trattiene: c'è magia in tutto questo!

Se volete conoscere meglio Silvia Molinari, potete visitare il suo sito: www.silviamolinari.it che vi guiderà anche ai social su cui ubblica regolarmente.

La foto del pettirosso è tratta dal web, non c'è verso che io riesca a fotografare uno, mannaggia. Le illustrazioni sono tratte dal libro citato.  


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