La collezione di hydrangee del Parco Storico di Villa Serra, Comago (GE)

 Da tempo non andavo a visitare Villa Serra, uno dei parchi più belli d'Italia che si trova a pochi minuti di macchina da casa mia. Ad essere onesta, dopo il recupero del cottage e del parco avvenuto parecchi anni fa, non sempre la manutenzione del giardino all'inglese è stata adeguatamente gestita: a fasi alterne mi è capitato di trovare quell'immenso tesoro botanico davvero in pessime condizioni. E' stata quindi una bella sorpresa, oggi, trovare il verde ben curato e gli spazi comuni gestiti con cura. Villa Serra è l'unico parco in zona dove si possa andare in cerca di un po' di frescura, a fare due passi e a far giocare i bambini. Io portavo spesso i miei quando erano piccoli. 

Chi come me ama le piante e i paesaggi, poi, vi trova scorci incantevoli, alberi maestosi di grande valore botanico e la collezione di hydrangee, una delle più vaste in Italia, che è stata ed è punto di attrattiva per gli appassionati del gardening. Rispetto alla collezione iniziale impiantata nel 2004, le varietà sono ridotte, putrtroppo. Si nota la volontà dell'attuale gestione di conservare al meglio la collezione che è stata in parte risistemata. Unica grande pecca, a mio avviso, è la mancanza di una catalogazione chiara con etichette botaniche che indichino, almeno, la classe e il nome delle singole varietà, se non l'ottenitore e l'anno di introduzione. Chi come me visita una collezione botanica, vuole annotarsi i nomi delle piante, perchè per noi un giardino è come un museo a cielo aperto da studiare, quindi le varie cultivar devono essere facilmente identificabili. Lo scopo di questi giardini-mostra dovrebbe anche essere di invogliare la gente ad acquistare le piante esposte presso vivai specializzati, quindi i curatori dovrebbero per prima cosa assicurarsi che ogni pianta abbia il suo nome, non trovate? 

Chiusa questa piccola parentesi polemica, torniamo alla bellezza con un piccolo passaggio nella storia di questo immenso patrimonio della Val Polcevera. Il nucleo originale della villa settecentesca fu restaurato dalla famiglia Pinelli nel 1811 e nel 1851, sotto la proprietà del Marchese Orso Serra fu aggiunto il cottage in stile Tudor, progettato dall'architetto Milanese Carlo Cusani. La volontà dei due era quella di realizzare un angolo di Inghilterra a Genova e fu così che si progettò il parco seguendo lo stile paesaggistico che si era andato via via affermando oltremanica dal 1700 in poi, quando i terreni delle grandi tenute di campagna furono trasformati da progetti che prevedevano l'introduzione sapiente di laghetti, cascate e boschi, arricchiti dalle innumerevoli varetà arboree che erano state introdotte dal nuovo mondo soprattutto. Dopo un lungo periodo di fasto, la villa e il parco furono progressivamente abbandonati e solo negli anni '90 del 1900 il Consorzio di Villa Serra, facente capo ai comuni di Genova e Sant'Olcese,  ha avviato il recupero e la valorizzazione del parco e del cottage, usato per cerimonie ed eventi, mentre il nucleo originario ospita gli uffici.

A partire dal 2004, sotto la progettazione dello studio Ghigino e Associati architetti e architetti paesaggisti, si è avviato l'allestimento della collezione permanente di Hydrangee che, bene si adattano all'atmosfera inglese del parco. Le piante sono state acquistate dal Vivaio Paoli Borgioli di Firenze, uno dei principali collezionisti di questa specie in Italia. Il nucleo originale, a mio avviso molto ridotto, si componeva di 250 specie di hydrangee e ortensie per un totale di 1500 piante suddivise in 9 gruppi: 

Arborescens  

Hydrangea aspera 

Hydrangea heteromalla

Hydrangea involucrata

Hydrangea macrophylla

Hydrangea paniculata

Hydrangea quercifoglia

Hydrangea serrata

Hydrangea rampicanti

In questo momento molte piante sono fiorite, alcune sono ancora parecchio indietro. Vi consiglio di andare ltra una decina di giorni, magari la mattina per godere a pieno dei giochi di colore di luce e ombre sulle foglie bellissime delle ortensie e sulle infiorescenze.

Il percorso inizia con le paniculate



Si incontrano poi le involucrate, riconoscibili dal particolare bocciolo arrotondato, le aspera e le heteromalle

                                        






Ampia la sezione delle arborescens, le hydrangee originarie del nuovo mondo dove, però compare (spattacolare come sempre) praticamente solo 'Annabelle' anche nella sua versione rosa 'Invincibelle Spirit' e  la subspecie radiata






Vicino alle arborescens, troviamo le quercifoglia che ci danno idea di quanto possa crescere una pianta, informazione utile per chi le vuole inserire in giardino.




Il tour finisce con le ortensie più colorate, quelle che forse siamo più abituati a vedere nei giardini, ma con alcune varietà (nome ignoto) molto interessanti. Le piante sono poco fiorite, ci tornerò tra qualche giorno.








Per informazioni su orari di apertura, eventi e sulla storia del parco, degli alberi e delle ortensie: 
www.villaserra.it











Commenti

Post più popolari