I colori della Provenza nelle Langhe
Da tempo desideravo immergermi e contemplare un paesaggio tinto di blu lavanda. Sognavo la Provenza, ma ho realizzato il mio piccolo desiderio non troppo lontano da Genova, nell'incantevole borgo di Sale San Giovanni, in provincia di Cuneo.
Sognavo il blu, ma mi sono trovata in un magnifico paesaggio tinto di diversi colori: il giallo dell'elicriso, il bianco della camomilla romana, l'oro dell'enkir, oltre alle tante sfumature di verde e ai colori della ricchissima flora spontanea e dei fiori dei tanti giardini ben curati che impreziosiscono i dintorni del borgo medievale.
Camminare in un paesaggio del genere, sotto il cielo limpido delle Langhe, è un'esperienza sensoriale a tutto tondo: non solo colore, ma anche profumo e oli aromatici che ci inebiano ad ogni passo. E poi i ronzii, il canto degli uccellini, il frinire dei grilli e delle cicale, il vento che agita le fronde: rumori di sottofondo che ci fanno davvero sentire immersi in un benefico bagno di natura che rigenera. Fermiamoci un attimo a respirare e contemplare prima di rimetterci in cammino.
Protagonista di questa ricerca di bellezza è prima di tutto la lavanda che, ogni anno, tra giugno e la prima metà di luglio attira tantissimi turisti da tutta Italia e non solo. Non c'è molto di nuovo da dire su questa pianta officinale le cui proprietà benefiche sono note a tutti. Le ricordo solo per richamarle anche alla mia mente a partire dal nome che deriva dal verbo 'lavare': un bagno di beneficio non solo per il corpo ma anche per la mente.
La lavanda ha proprietà antimicrobiche, antivirali, antifungine, alza le difese immunitarie, calma e aiuta a riposare più tranquillamente. La si può usare essiccata, in sacchettini o nel pot pourri oppure sotto forma di olio essenziale, l'anima più pura della pianta. Una goccina su un fazzoletto o sul cuscino ci aiuterà a rilassarci; usata nel diffusore renderà i nostri ambienti più salutari e sereni.
In caso di raffreddore possiamo fare i fumenti, aggiunta ad un po' di olio di mandorle può essere usata per un massaggio rilassante, insomma gli usi della lavanda sono davvero infiniti. E' anche un ottimo repellete per le zanzare o lenitivo, in caso di puntura. Se abbiamo problemi al cuoio capelluto, una goccia sulla testa stimola la rigenerazione delle cellule, ottima quindi anche in caso di ustione o ferite, perchè ha proprietà disinfettanti e cicatrizzanti.
Ci sono diverse varietà in coltivazione, ben illustrate in questi cartelli posizionati nel borgo antico:
In altri vengono raccontate molto bene le principali coltivazioni che si incontrano lungo il percorso, tra cui l'Elicrisum italicum con il suo forte odore di liquirizia
Ci sono, poi il finocchio selvatico e l'antichissimo enkrir, definito 'padre dei cereali moderni'.
Il percorso, che unisce 19 campi di lavanda disposti lungo 4 diversi sentieri ben segnalati, è spiegato su una cartina molto ben fatta che troverete presso il punto di informazione turistica, vicino a due negozietti dove vengono venduti diversi prodotti.
Dato che la fioritura è in piena estate e il percorso completamente a piedi e sotto il sole, vi consiglio di arrivare a Sale San Giovanni al mattino presto muniti di acqua, scarpe comode e cappello per il sole che è davvero fondamentale, oltre che carino nelle foto! Avete tempo fino al 10 luglio prima che la lavanda venga tagliata per la produzione dei vari prodotti. Correte! Oppure segnate sul calendario per il prossimo anno. Per me il pellegrinaggio della lavanda diventerà tradizione!
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