La collezionista di rose (ovvero una Nerd in giardino)

Se la passione per il giardinaggio è reale e consolidata, prima o poi si varca la fatidica soglia che ci fa passare al livello successivo: dal coltivare il giardino al collezionare piante (da leggersi anche come 'diventari accumulatori seriali). E' inevitabile, direi. Essere collezionisti vuol dire nutrire davvero una profonda passione per ciò che scegliamo di esporre nei nostri terreni, nelle nostre aiuole o sui nostri balconi. Non ci limitiamo più a coltivare, ma studiamo, leggiamo, ci documentiamo e condividiamo con chi ci segue i nostri tesori e i loro progressi. Conoscere i nomi delle piante che abbiamo in giardino fa parte di questo lato oscuro, si fa per dire, del giardiniere. Io ho iniziato con le rose e devo dire che ripetere ogni tanto nella mente tutti i nomi è un buon esercizio di memoria che a volte può essere utile anche per prendere sonno: c'è chi conta le pecore e chi elenca le rose....sembro folle, lo so, ma sono convinta di non essere la sola a farlo, vero?

'Crown Princess Margareta', David Austin

La mia collezione privata conta, per ora (sto finendo il posto, ma sto passando ai vasi) 49 varietà di cui conosco il nome e che appartengono a diverse classi. Non è strutturata intorno ad una sezione in particolare come nel caso del Roseto di Murta, ma vanta una buona presenza di rose inglesi, soprattutto di David Austin e Ibridi di Moschata di Pemberton e Bentall. Le ho scelte per la loro bellezza, ma anche per le storie che raccontano i nomi di alcune di loro o per il  valore botanico  che hanno. Ho più volte catalogato le rose di Murta, ma mai l'ho fatto con le mie, quindi oggi esercito un po' la mia memoria e le condivido con voi, siete pronti?

Partiamo con le rose del roseto d'antan, quelle antiche o create dopo il 1867 che è la data convenzionale scelta come svolta tra le vere e proprie antiche e i moderni ibridi di tè, la cui capostipite è 'La France', introdotta da Guillot. In realtà ora si tende a considerare antiche anche le rose del primo '900 che ancora risentivano del gusto vittoriano. C'è di tutto un po':

'Quatre saisons' antecedente al 1633, damascena

'Parson's pink China', 1793 chinensis (per la storia di questa rosa importantissima vi consiglio di andare sul blog del sito www.rosetodimurta.it)

'Parson's pink China' (Old Blush China)

'Serratipetala' 1827 chinensis (anche per questa varietà vi rimando al sito del roseto)

'Serratipetala'

'Aimée Vibert', 1828 Vibert, Noisette

'cl. Mademoiselle Cécile Brunner', 1894 (rosa da sempre identificata come chinensis, ha una versione cespuglio che oggi è considerata una Polyantha. Io ho la rampicante nata da sport, una gigantesca rambler che copre il pergolato, ma che mi regala la sua meravigliosa fioritura solo una volta)

'cl. Mademoiselle Cécile Brunner'

'Souvenir de la Malmaison', 1843 Béluze, Bourbon (scelta per onorare la memoria di Joséphine Beauharnais, folle collezionista come me)

'Souvenir de la Malmaison'

'Gloire de Dijon', 1850 Jacotot (una té- Noisette importantissima per la grande discendenza che ebbe)

'Louise Odier', 1851, Margottin, Bourbon

'Louise Odier'

'Reine Victoria', 1872, Schwartz, Bourbon (dedicata  alla mia amata Regina Vittoria)

'Jaques Cartier', 1868, Moreau-Robert, Portland


'Jacque Cartier'

'Baron Girod de l'Ain', 1897, Reverchon, Ibrido rifiorente

'Baron Girod de l'Ain'

'Allister Stella Gray', 1894, Alexander Hill Gray, Noisette

'Dorothy Perkins', 1901, Jackson&Perkins, wichuriana

'Dorothy Perkins'

'Ghislaine de Féligonde', 1916, Turbat, Ibrido di Multiflora

'Ghislaine de Féligonde'

'Honorine de Brabant', 1916, Bourbon

'Lady Hillington', 1917. E.J. Hicks, Tea

'Iceberg', 1950, Kordes, Floribunda

'Queen Elizabeth', 1951, Dr. Walter E. Lammerts, Floribunda (la rosa dei vecchi giardini e orti degli anni '60/'70. Ne ho trovati diversi esemplari già in coltivazione qui, cosa molto gradita dato il nome che porta e la sua resistenza. Ne ho parlato qualche anno fa qui sul blog, basta fare la ricerca se vi va di saperne di più)

'White Meilland', 1986, Meilland

'Leonardo da Vinci', 1994, Meilland, ibrido di tè (la prima rosa che ho acquistato)

'Leonardo da Vinci'

'Carcassonne', 2003, Poulsen, Floribunda

'Carcassonne'

'Beatrix Potter', 2010, Peter Beales, ibrido di tè (mi è stata regalata e anche se non è una rosa splendida, la coltivo volentieri in onore di una grande paladina del paesaggio e grande donna: Beatrix Potter)

Volendo creare un giardino in stile cottage garden, non potevo non rivolgere la mia attenzione alle rose inglesi: sono partita con Austin, naturalmente, per scoprire poi un'altra grande classe che mi ha fatto davvero innamorare per la bellezza, la rifiorenza e la facilità di coltivazione. Si tratta degli Ibridi di Moschata ottenuti da Joseph Pemberton agli inizi del '900. Come ho scritto tempo fa (cercate il post sul blog), li ho voluti anche perchè il loro sviluppo è contemporaneo alla costruzione della mia casa e del quartiere in cui vivo dove ho avviato, con la collaborazione preziosa del Circolo Barabini, un nuovo roseto dedicato a questa classe che è stata popolata da meravigliosi esemplari anche da Lambert, prima di tutto, da Lens e dall'erede di Pemberton, Bentall. Chiacchierando su IG con il grande esperto di rose Giulio Baistrocchi, ho ampliato la conoscenza di questa classe, poco diffusa ancora, giungendo alla consapevolezza che, in realtà, dovrebbe essere assimilata dagli ibridi di Multiflora, dato che le piante madri usate all'inzio erano discendenti di questa specie nativa dell'Asia Orientale. (sul canale YouTube: Roseto di Murta, se vi va, potete seguire l'interessante chiacchiarata con Giulio). Ma entriamo del roseto inglese dove vi presento le rose divise nei due gruppi sopra citati.

Ibridi di Moschata:

'Moonlight', 1913, Pemberton

'Penelope', 1924, Pemberton

'Penelope'

'Cornelia', 1925, Pemberton

'Felicia', 1926, Pemberton

'Felicia'

'Ballerina' 1937, Bentall

'Buff Beauty', 1939, Bentall

'Buff Beauty'

Rose inglesi di David Austin: in alcuni casi indico anche perchè ho scelto quella rosa. Dove non scrivo nulla significa che sono semplicemente stata conquistata dalla bellezza della pianta)

'Heritage', 1982 (il suo nome significa 'patrimonio' un tema che mi è molto caro, ecco perchè l'ho scelta)

'Graham Stuart Thomas'. 1983 (dedicata ad uno dei più grandi studiosi di rose di sempre)

'Graham Stuart Thomas'

'Gertrude Jekyll', 1986 (la mia cara Gertrude, giardiniera del cuore)

'Gertrude Jekyll'

'Tradescant', 1992 (Cognome che rimanda a due generazioni di grandi naturalisti del 1500)

'Molineaux', 1993

'St, Swidun', 1993

'A Shropshire Lad', 1996

'A Shropshire Lad'

'Teasing Georgia', 1998

'Teasing Georgia'

'Malvern Hills', 2000 (Uno dei paesaggi più pittoreschi dell'Inghilterra)

'Crown Princess Margareta', 2000

'The Generous Gardener', 2002 

'Queen of Sweden', 2004

'Tea Clipper', 2006 (i velieri che portavano i carichi di tè e piante dall'etremo oriente)

'Munsted Wood', 2007 (il giardino creato da Gertrude Jekyll nel Surrey)

'Munsted Wood'

'Claire Austin', 2007

'Kew Gardens', 2009 (Il grande orto botanico di Londra)

'Maid Marion', 2010

'Wollerton old Hall', 2011 (Uno dei più bei giardini inglesi mai creato)


'Wollerton old Hall'

'Bathsheba', 2016

'Imogen' 2016

'Imogen'

'Vanessa Bell', 2017

Il roseto dei sapori

In questo angolo sto raccogliendo rose da sciroppo: muscose e centifloglie, molto pollonanti che si stanno diffondendo. Lo scorso anno ho deciso di dedicare a loro un angolo nascosto del giardino perchè, essendo molto belle, avrei fatto fatica a tagliarne i fiori. Sono tutte a fioritura primaverile. Mi danno un buon raccolto per produrre sciroppo e confetture. Al momento sono 5 piante.

Rosa muscosa centifoglia

Le rose ritrovate

Un angolo che si trova in ogni roseto che si rispetti e che raccoglie quelle varietà senza nome che ci hanno regalato o che abbiamo trovato. Le mie trovatelle sono 5, sono tutti ibridi di tè moderni che meritano un posto in giardino.


Una delle rosa senza nome di cui mio papà ha prelevato una talea nel giardino di Langasco


Ecco! Vi sembro abbastanza 'nerd'? Io vi avevo avvertiti! Se avete avuto la pazienza di arrivare fino a qui, lasciatemi un commento, mi farà molto piacere.










































Commenti

  1. È un bellissimo catalogo che parla non solo di rose, ma anche di ricerca, di passione e di voglia di condividere questo amore per la regina dei fiori!

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    1. Grazie mille Francesca. E' proprio una passione grande che con il tempo si amplia di conoscenze, aneddoti e pratiche di coltivazione. C'è sempre da imparare in giardino, anche sbagliando e procedendo per tentativi come faccio io. A presto

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