Doneskt, la città delle mille rose
Se solo chi si governa il mondo si prendesse del tempo per fermarsi ad ascoltare il proprio respiro davanti ad una rosa, a sentirne il profumo e a riempirsi a pieni polmoni della pace che quel breve momento di meditazione può dare, sarebbe davvero un mondo più bello. Sì perchè forse, respiro dopo respiro, quel 'potente' potrebbe sentirsi connesso con lo spirito profondo di questa umanità che trattiene il fiato in attesa del suo passo successivo, delle sue decisioni. Forse, quella singola rosa, potrebbe far nascere in lui il desiderio di entrare nella storia per aver fatto la cosa giusta, per avere scelto il dialogo, l'ascolto dell'altro, il non giudizio, la pace.
Fantasie di una sognatrice, direte voi. E forse è vero. Sono giorni di tribolazione. Pensavamo che la pandemia ci avrebbe reso migliori e, invece, siamo di nuovo qui, divisi dal rancore che, se lasciato fermentare, crea barriere e, a volte, guerre.
Non voglio certo entrare nel merito di ciò che sta accadendo se non per esprimere solidarietà e vicinanza a chi fugge dalla propria terra con poche cose in valigia, gli affetti più cari e la speranza di poter tornare un giorno e ritrovare ancora in piedi la propria casa, il proprio giardino e da lì provare a ricominciare. Mi commuove vedere che gli Ucraini in fuga fanno il possibile per portare con sè anche i propri amici pelosi. Non mi sorprende. Io non avrei mai lasciato la mia Julina. Vorrei esprimere solidarietà a TUTTI coloro che fuggono dalle guerre, ovunque esse siano. Perchè mi rattrista dover constatare che, anche nella tragedia, ci sono inevitabilmente profughi di serie A e profughi di serie B. Proprio vero che il paese in cui si nasce fa la differenza nel proprio destino, anche nel 2022.
Seguendo da tempo vari gruppi di appassionati di rose, ricordavo che nei paesi dell'Est, ci sono molti giardini interessanti. Così, ho fatto una semplice ricerca: 'roses in Ukraine' e ho scoperto che questo mio fiore del cuore è molto amato anche laggiù. In particolare, mi ha colpito una storia che ho deciso di condividere con voi, anche se con titubanza, perchè riguarda una delle città più contese tra Russa e Ucraina, da anni centro di violenza e ritorsioni, da entrambe le parti.
Donetsk è stata soprannominata 'La città delle mille rose'! A giudicare dalle fotografie che ho trovato, a dire il vero, devono essere molte di più, qualcuno scrive un milione, una per abitante. Viali pieni di meravigliosi ibridi moderni che prosperano nel clima temperato della cittadina governata dai separatisti. Qui la guerra è arrivata già nel 2014. Ne parla la giornalista Lalange Snow nel suo bel libro: 'War gardens' di cui ho già parlato e che ho citato anche nell'incontro che abbiamo organizzato al Roseto di Murta con Emergency. E' toccante vedere come, le popolazioni in guerra di tutto il mondo si aggrappino al loro giardino, piccolo o grande che sia, come ad un'ancora di salvezza. Inviata al confine con la Russia, la Snow incontra Katerina, una babushka municipale incaricata con altre donne di curare i giardini pubblici della città. Inizialmente la donna si rifiuta di parlare con la giornalista, impaurita per le possibili ritorsioni che le pioverebbero addosso da entrambe le parti se dovesse dire la cosa sbagliata. Le rose aprono uno spiraglio. La Snow inizia a parlare di loro e Katerina si scioglie, raccontando la sua storia e il suo amore per il giardino: 'Lavorare con le piante solleva lo spirito', dice.
Nell'agosto 2014, il reporter Matthew Luxmoore, inviato del New Republic incontra Maria che con gli occhi umidi e fieri dice indicando la distesa di rose lì vicino: 'Si guardi intorno, si potrebbe pensare che questa bellezza vincerà la guerra...voglio crederlo davvero, ma perdo la speranza ogni giorno'. Chissà cosa ne sarà stato di Maria e delle sue speranze, ancora disilluse tanti anni dopo. Eppure, anche io voglio credere che, davvero, un giorno la bellezza trionferà e capiremo che i conflitti piccoli e grandi non meritano neanche un secondo del nostro tempo su questo pianeta..... Se solo i potenti della terra si prendessero del tempo per ammirare una rosa, una singola rosa il nostro sarebbe davvero un modo meraviglioso!
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