I fiori della Regina
Proprio in questi minuti si sta concludendo il toccante rito funebre che accompagna Elisabetta II verso il riposo eterno nel castello di Windsor. Un cerimoniale curato alla perfezione e studiato da decenni. Tutto previsto nel minimo dettaglio tranne, forse, la scelta di alcuni dei fiori che impreziosiscono, con i loro colori delicati, il feretro della Monarca più longeva della storia Britannica. Dico forse perchè non potendo, ovviamente, prevedere la stagione in cui sarebbe morta la scelta penso si sia basata su ciò che i giardini reali offrono in questo momento. Secondo quanto hanno riportato i cronisti, pare sia stato lo stesso Re Carlo III, come noto appassionato giardiniere, a scegliere gli ingredienti per le composizioni floreali che abbiamo visto e stiamo vedendo ancora mentre scrivo, ingredianti che arrivano dalla sua tenuta di Higrove , da Windsor e dal giardino di Clarence House, la Residenza che che il nuovo Re si appresta a lasciare per trasferirsi a Buckingham Palace.
Osserviamo da vicino il cuscino che spicca accanto ai simboli del potere:
Vediamo subito rametti di Rosmarino, simbolo della memoria fin da tempi antichissimi.
Foglie di Quercia che rimandano alla forza dell'amore, ma anche alla grande forza morale di questa donna che tutto il mondo ha ammirato per la perseveranza nel mantenere fedeltà al suo compito, fino all'ultimo.
Rami di Mirto che pare provengano da una pianta nata da un rametto usato nel Bouquet della Regina Vittoria dalla quale vengono prelevate le foglie per i bouquet reali.
Ci sono poi le bellissime dalie di Higrove color rosso scuro, quasi nero, che sono simbolo di dignità ed eleganza e che si accordano con le tinte autunnali delle Hydrangee (ormai alla fine della loro fioritura) e delle scabiose, spesso scelte nelle corone funebri nei paesi anglosassoni perchè rimandano al dolore per la perdita di una persona amata.
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