Viriditas: la passione verde di Santa Ildegarda von Bingen

Hildegard von Bingen spese la sua vita nel nome della viriditas: la forza del verde piena di energia! Come potrei non amare chi visse credendo fortemente nella potenza vibrante della natura? E' tutta l'estate che il nome di questa Santa, ogni tanto, fa capolino nella mia vita e dato che non credo alle coincidenze, ho deciso di cercarne le ragioni e di approfondire la conoscenza con lei, arrivando a scoprire una persona unica nel suo genere con la quale mi trovo a condividere molte passioni, prima fra tutte la certezza che la chiave del benessere sta nella natura.



Monaca Benedettina del XII secolo, scienziata, erborista, musicista, mistica, drammaturga, linguista, filosofa e dal 7 ottobre 2012 anche Dottore della Chiesa, Ildegarda fu una donna di vivace intelligenza e profonda sensibilità. Nutrita di uno spiccato amore per il creato, esplorò praticamente tutto il mondo dello scibile e della spiritualità, riuscendo con intelligenza a farsi apprezzare anche dagli uomini e dal clero in un periodo in cui le donne non avevano voce.

Abbazia di Einbingen

Si occupò di benessere olistico parlando di energia della vita e del creato e della necessità di perseguire uno stato di armonia dentro e fuori di sè. Ma ci pensate? Una donna che vedeva energia e intelligenza nelle piante in un periodo in cui chi osava tanto, come minimo, veniva accusato di stregoneria, ma siccome per lei questa energia era il riflesso della potenza di Dio le fu concesso il beneficio del dubbio e fu addirittura autorizzata a predicare in pubblico.


Tra le sue tante opere ancora oggi oggetto di studio, cito solo Physica, trattato in cui Ildegarda spiega l'origine delle malattie e descrive le proprietà curative di alimenti e pietre e Herbora Sempliciorum, un vero e proprio manuale nel quale elenca le erbe curative coltivate dalle suore e negli altri monasteri benedettini: galanga, finocchio, dittamo, assenzio, ruta, viola odorosa, salvia sclarea, lenticchie d’acqua sono alcuni degli ingredienti illustati nel libro che contiene anche ricette, elisir, compresse e unguenti in uso all’epoca dei cavalieri templari e di Federico Barbarossa. Gli studi di Ildegarda divennero un punto di riferimento importante per tutti gli erboristi dell'epoca e ancora oggi sono alla base di prodotti venduti nelle erboristerie di alcuni monasteri che portano avanti la sua eredità.

Ildegarda era un'entusiasta, una donna dalle tante passioni che affrontava con grande equilibrio e moderazione, nel nome della giusta via di mezzo in cui si trova il perfetto bilanciamento della vita fisica e psicologica. Sapeva apprezzare la bellezza e cogliere, con sensibilità, la meraviglia del creato che la faceva sentire vicina a Dio e al Suo Spirito Creatore. 

Tra le tante immagini che si trovano in rete digitando il nome di Santa Ildegarda, mi colpisce il ripetersi del cerchio o della ruota che rimandano da sempre all'eterno ritorno. Come ho scritto poco fa, la Santa era anche un'ottima artista che sapeva tradurre in immagini ricche di significato le sue visioni mistiche, fonte del suo sapere.

L'armonia tra uomo e creato viene raffigurata da una ruota che gira  e che rappresenta la misericordia di Dio che sostiene l'umanità nella lotta contro il male. Cristo è immobile: sempre uguale a sè stesso nella verità. 


L'uomo universale

La ruota di Ildegarda richiama alla mente altre raffigurazioni simili, anticipando l'Uomo Vitruviano di Leonardo e ricordando la ruota dell'anno che rimanda ai riti pagani per la celebrazione del ciclo delle stagioni. I quattro elementi sono una parte fondante delle teorie Ildegardiane relative al benessere psico-fisico: lo squilibrio degli elementi determina uno scompenso da cui nascono malessere o malattia. Concetti assolutamente allineati a quelli della medicina cinese, ad esempio.


L'influenza esercitata sulla terra dalle sfere del fuoco, dell'aria e dell'acqua

Lo Spirito Santo è spesso rappresentato nell'atto di soffiare raggi che vivificano l'uomo: da questa forza  dello Spirito dipende l'armonia cosmica, il che significa che per Ildegarda, come per molte scuole di pensiero sciamanico del resto, per stare bene l'uomo deve riceve gli influssi positivi del cosmo.

Quanta modernità in una donna vissuta in un passato così remoto, eppure attualissima, tanto da essere spesso scelta anche come paladina del femminismo, infatti arrivò addirittura a parlare di sessualità e di piacere, consigliando erbe e rimedi per risolvere problemi ginecologici e tutto ciò con l'approvazione delle Chiesa che la ricorda il giorno nella sua morte il 17 settembre.




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