San Francesco e le rose

 San Francesco è, senza dubbio, uno dei Santi più amati. Una figura cara anche a chi è lontano dalla chiesa per la sua semplicità e la sua integrità nel seguire Gesù in povertà e letizia. Uno spirito puro, pieno di amore non solo per le persone, ma per tutto il creato. 

Come amo questo Santo ecologista che, forse intuendo il potenziale distruttivo dell'avidità umana, non smise mai di esaltare la bellezza della natura: penso che ci volesse proprio convincere a non allontanarci troppo da essa, riflesso vivo della potenza amorevole di Dio. Attraverso le meravigliose opere divine elencate nella prima parte del Cantico delle Creature, l'uomo può connettersi con le proprie emozioni, arrivando a riequilibrarle, donando perdono a sè stesso e agli altri. E' grazie alla contemplazione della natura che riusciamo a radicarci, a trovare il nostro equilibrio e la pace anche nelle sofferenze. Quella pace che, per chi ci crede, solo la fede in Dio può dare. La natura, dunque, diventa un ponte che ci collega al Creatore, quel tutto in cui siamo una sola cosa. Io penso che sia proprio così. Non c'è cattedrale più adatta alla preghiera che una foresta di montagna o un giardino di rose, almeno dal mio punto di vista. 

E a proposito di rose, le troviamo anche legate al nome di San Francesco, lo sapevate?

Una leggenda narra la nascita della Rosa canina assisiensis, varietà a fioritura estiva totalmente senza spine che pare nasca spontanea nel terreno, oggi adibito a roseto, che si trova presso la basilica di Santa Maria degli Angeli ad Assisi. Si dice che, volendo sfuggire alla tentazione del diavolo, un giorno Francesco si rotolò tra i rovi che, per non ferire il Santo, si trasformarono in delicate rose senza spine che da allora crescono solo lì..... Ora, detto tra noi, questa non è una canina, ma mi pare proprio una Rosa Gallica officinalis che ho in giardino pure io e che, in effetti, ha spine molto piccole e tenere, quasi inesistenti....ma, fate finta che non abbia scritto nulla! Non voglio rovinare la leggenda! Le tradizioni orali vanno sempre rispettate.

Rosa gallica officinalis

Altra storia molto carina che lega San Francesco e le rose vede protagonista anche Santa Chiara. Ve la racconto con le parole di Frate Indovino:

"Secondo la leggenda, Francesco nei primi mesi della sua predicazione dopo il suo distacco 
dal mondo sarebbe stato seguito da Chiara che insistentemente voleva ascoltare la sua parola.
Questa familiarità spirituale veniva vista con occhio malevolo dalla gente, che mormorava di loro. Francesco, udite queste voci, si rivolse a Chiara e le disse: "Sorella, dobbiamo distaccarci, perché la gente mormora di noi. Ci rivedremo quando fioriranno le rose". Si era in pieno inverno; la neve copriva tutto, gli alberi spogli, irrigiditi sembrava domandassero pietà. Chiara si allontanó da Francesco quanto un tiro di sasso, e tra gli arbusti si inginocchiò a pregare. Intanto i rami scheletriti e gelidi di quegli sterpi, cominciarono ad aprire le gemme e in un batter d'occhio si coprirono di foglie, di bocci e meravigliose rose bianche.
Chiara ne raccolse un fascio, poi rintracciò Francesco: 'Ecco - disse - le rose sono fiorite
'.
Il Santo capì allora la volontà di Dio e lasciò dire la gente. Così Chiara per molte settimane continuò ad ascoltare il maestro senza allontanarsi da lui."

Rosa alba maxima

Sull'identità della rosa bianca in questione rimane il mistero. Essendo in pieno inverno, forse si potrebbe ipotizzare una fioritura molto precoce di una Rosa alba già in coltivazione nei giardini dei Romani. Non lo sapremo mai...forse. Quel che è certo è che le rose sono spesso protagoniste di leggende antiche che si intrecciano anche alla spiritualità e alla vita dei Santi.

Se il nome della leggendaria rosa di San Francesco e Santa Chiara è sconosciuto, è invece noto quello della varietà che nel 2019 David Austin ha voluto dedicare loro: Sts Francis and Claire, bellissima rosa inglese che ancora non ho, ma che vorrei entrasse a far parte della mia collezione. E' stupenda, non trovate?


                                                                 'Sts Francis and Claire'


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