Bentornata primavera!

 Bentornata primavera! Era nell'aria da giorni con le sue fioriture precoci, il coro mattutino degli uccelli e le giornate sempre più piene di luce! Il Sol Invictus trionfa nella notte dell'equinozio. Un ritorno, annunciato dal lento retrocedere del buio fin dall'inizio dell'inverno che, forse,  quest'anno si è fatto sentire un po' di più pur lasciandoci con l'amaro in bocca per  la promessa non mantenuta di nevicate anche sulla nostra valle.  


La primavera è energia pura, vita, rinascita! Avendo seguito con più consapevolezza il ciclo delle stagioni e il passare dei mesi mi sembra di avvertire con più chiarezza la forza delicata, ma al contempo potente, del risveglio di Madre Natura. Quanta energia ci vuole ad un tenero germoglio per vincere la corazza di legno di un ramo o a un seme per scavarsi la via verso la luce attraverso il suolo. Le piante, all'improvviso appaiono più vitali e riprendono lo stato produttivo che ci regalerà abbondanza di fiori e frutti. Mi piace, ad esempio, osservare le Iris che da un giorno all'altro si rinvigoriscono, si gonfiano di linfa rizzando le punte delle foglie dritte verso il cielo, in attesa che lo stelo che porta il fiore emerga dal loro cuore! Questa è pura magia per chi la sa osservare.

Le Iris della mia piccola collezione rinvigorite con il primo sole di marzo

L'inizio della primavera è uno dei miei momenti preferiti nel Roseto: spuntano in abbondanza germogli rossi o ambrati, un annuncio emozionante della fioritura che verrà. E uno stimolo per me ad andare a lavoare in giardino appena posso per collaborare, come posso, a creare bellezza!



I germogli rossi delle rose tè nel Roseto di Murta

Sulla Ruota dell'anno pagana, la primavera ha il nome di Ostara, dea protettrice della natura e della fertilità, celebrata per tutto il mese di aprile con riti propiziatori per un prospero raccolto, naturalmente. Le celebrazioni avvenivano il primo plenilunio dopo l'equinozio, esattamente come si calcola la domenica di Pasqua nei riti Cristiani. Molte, del resto, sono le affinità tra Ostara e Pasqua. Basta pensare alla somiglianza tra il nome della dea e 'Easter' Pasqua in inglese o 'Ostern' in tedesco. Lo stesso concetto di morte e rinascita ritorna sia nei riti pagani che nella cristianità che celebra la resurrezione di Gesù. Anche i simboli pasquali più noti: il coniglio e l'uovo hanno origine proprio nel culto di Ostara: il coniglio, o meglio la lepre, in quanto simbolo di fertilità, era un animale sacro per la dea. Narra la leggenda che in origine la lepre fosse un uccellino che, stanco di patire il freddo inverno, pregò Ostara di aiutarlo. La dea gli regalò una calda pelliccia trasformandolo in lepre e lo invitò a rintanarsi nel grembo della terra per far passare i mesi più rigidi.  L'uccellino-lepre per ringraziarla continuò a deporre le uova per donarle alla sua protettrice. Ed ecco l'altro simbolo pasquale: l'uovo, che in molte culture è l'immagine stessa della vita e dell'eterno ritorno.


La strepitosa fioritura dei narcisi nel Parco delle Mura a Genova

Come la natura anche noi in questa stagione dobbiamo rinascere, cercando di mettere in pratica quei progetti, quei desideri sui quali abbiamo rimunigato tutto l'inverno. La natura vuole condividere con noi la sua energia, lo sentiamo perchè se trascorriamo un po' di tempo all'aria aperta ci sentiamo rigenerati. Tra l'altro, il primo giorno di primavera coincide con la Luna nuova, il momento ideale per avviare un progetto cercando di fare il primo passo, di vincere la paura e i blocchi. Tutto sta a iniziare, ad un passo ne seguiranno altri e luna dopo luna, i nostri obietivi saranno più vicini!
Bellissima foto che celebra la primavera (sul web)

Felice Ostara, dunque! Godetevi la primavera più che potete, ossevate ogni fiore che sboccia, fate delle belle passeggiate, picnic con la famiglia e gli amici! Siamo stati rintanati tutto l'inverno, spalanchiamo le finestre della mente e del cuore e respiriamo aria nuova a pieni polmoni!

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