Bentornata primavera!
Bentornata primavera! Era nell'aria da giorni con le sue fioriture precoci, il coro mattutino degli uccelli e le giornate sempre più piene di luce! Il Sol Invictus trionfa nella notte dell'equinozio. Un ritorno, annunciato dal lento retrocedere del buio fin dall'inizio dell'inverno che, forse, quest'anno si è fatto sentire un po' di più pur lasciandoci con l'amaro in bocca per la promessa non mantenuta di nevicate anche sulla nostra valle.
L'inizio della primavera è uno dei miei momenti preferiti nel Roseto: spuntano in abbondanza germogli rossi o ambrati, un annuncio emozionante della fioritura che verrà. E uno stimolo per me ad andare a lavoare in giardino appena posso per collaborare, come posso, a creare bellezza!
Sulla Ruota dell'anno pagana, la primavera ha il nome di Ostara, dea protettrice della natura e della fertilità, celebrata per tutto il mese di aprile con riti propiziatori per un prospero raccolto, naturalmente. Le celebrazioni avvenivano il primo plenilunio dopo l'equinozio, esattamente come si calcola la domenica di Pasqua nei riti Cristiani. Molte, del resto, sono le affinità tra Ostara e Pasqua. Basta pensare alla somiglianza tra il nome della dea e 'Easter' Pasqua in inglese o 'Ostern' in tedesco. Lo stesso concetto di morte e rinascita ritorna sia nei riti pagani che nella cristianità che celebra la resurrezione di Gesù. Anche i simboli pasquali più noti: il coniglio e l'uovo hanno origine proprio nel culto di Ostara: il coniglio, o meglio la lepre, in quanto simbolo di fertilità, era un animale sacro per la dea. Narra la leggenda che in origine la lepre fosse un uccellino che, stanco di patire il freddo inverno, pregò Ostara di aiutarlo. La dea gli regalò una calda pelliccia trasformandolo in lepre e lo invitò a rintanarsi nel grembo della terra per far passare i mesi più rigidi. L'uccellino-lepre per ringraziarla continuò a deporre le uova per donarle alla sua protettrice. Ed ecco l'altro simbolo pasquale: l'uovo, che in molte culture è l'immagine stessa della vita e dell'eterno ritorno.
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