I rimedi della nonna: l'equiseto

 L'equiseto (Equisetum arvense) è uno dei rimedi naturali che emergono dalla memoria di mia mamma che ricorda come gli anziani della famiglia ne assumessero un decotto come diuretico.  In dialetto genovese viene chiamato 'cöe d'ase'  o code d'asino perchè  la pianta è formata da tanti steli sottili che ricordano, appunto, la coda di un equino.

Equisetum arvense


Appartenente alla specie delle Equisetaceae di cui fammo parte circa trenta piante, ma solo l'arvense è utilizzato in erboristeria. Cresce spontaneo in boschi e fossati dove, spesso, si trova accanto ad un'altra varietà, l'Equisetum palustre estremamente tossica, non facile da riconoscere se non si è esperti. Conviene, quindi, acquistarlo in erboristeria e non raccoglierlo in natura onde evitare problemi

Equisetum palustre altamente tossico



Oltre alle proprietà diuretiche, l'equiseto è usato come rimineralizzante in caso di osteoporosi, fratture ossee o osteoartriti e come emostatico in caso di emorragie. 

Anticamente, lo si usava come decotto anche con la birra e il vino e la sua polvere veniva aggiunta al cibo durante la convalescenza di malati da rimettere in forze. 

Prima di assumere l'equisteo occorre chiedere consiglio al medico, specialmente se si prendono già altri diuretici.

Vi aspetto alla prossima tappa nel viaggio dei rimedi della nonna, cioè della infinita offerta che Madre Terra ci fa per farci stare bene in modo naturale,


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