I rimedi della nonna...un fiore magico di inizio estate: l'Iperico
C'è una pianta che voglio raccontare da anni e che mi affascina da sempre: l'Iperico, detto anche Erba di San Giovanni perchè fiorisce intorno al 24 di giugno, giorno dedicato appunto al Santo Patrono di Genova. In realtà, secondo la tradizione antichissima che ha fatto di questa pianta una delle principali erbe curative al mondo, l'intitolazione al Santo sarebbe dovuta al fatto che schiacciando i fiori tra le dita si ottiene una poltiglia rosso carminio, associata al suo martirio. Un'altra tradizione individua nel Giovanni a cui la pianta è legata, non il Battista, ma l'evangelista che trovò una pianta di Iperico ai piedi della croce e ne raccolse i fiori 'sanguinanti' come il corpo di Gesù.
Anche se il nome popolare di questo fiore ha origini dibattute, dunque, molto più chiaro (e affascinante) è il significato del suo nome scientifico: Hypericum perforatum. Il primo termine (che nella nomenclatura linneiana fa riferimento al genere) deriva dai termini greci: hyper, cioè sopra ed eikon che significa: visione, apparizione o fantasma. L'Iperico, dunque, è considerato da sempre una pianta di protezione contro le presenze malvagie...ma ci torneremo tra poco. Il secondo termine, perfortaum, indica una delle principali caratteristiche delle foglie di iperico che, se messe controluce, sembrano bucherellate. I puntini traslucidi che creano questo effetto sono in realtà pori che contengono il principio attivo della pianta, l'Ipericina.
Come dicevo all'inizio del racconto, l'Iperico è una pianta curativa molto antica e diffusa in diverse aree del mondo. Ha proprietà lenitive e antinfiammatorie se usato su ferite, ustioni e zone doloranti (pare sia ottimo in caso di mal di schiena e dolore alla cervicale). Proprio in questi giorni, quando la pianta è al massimo della concentrazione di sostanze curative, viene raccolta per preparare l'olio che poi si userà come crema in caso di neccessità.
Quando ci si affidava solo alla natura per curarsi, tuttavia, questo era il principale rimedio per le persone definite 'malinconiche' e che, anticamente, erano ritenute in preda al potere degli spiriti maligni. Ecco perchè questa erba 'scaccia diavolo' è da sempre ritenuta un magico amuleto contro la negatività e un potente strumento di protezione. Non a caso è uno degli ingredienti fondamentali dell'antica ricetta dell'acqua e del mazzetto di San Giovanni che prepareremo tra qualche giorno, come ogni anno, per convogliare la magia dell'estate e il potere della natura in un elisir dal potere purificante e rigenerante (almeno per chi ci crede).
Come dicevo inizialmente, da anni vado in cerca dell'iperico spontaneo, ma nella mia zona non lo ho mai trovato. Quest'anno, invece, ogni volta che vado nel bosco o lungo il sentiero che percorro ogni mattina ne scorgo una pianta diversa. Cresce addiritttura in mezzo al rio che scorre sotto casa. Coincidenza? Io non credo, infatti sono convinta, sempre di più, che la natura ci parli continuamente e che le piante si facciano notare per un preciso motivo. E' stato un anno difficile per la mia famiglia, c'è ancora molta tristezza in casa e mi piace pensare che questa pianta, messagera del sole e della sua forza rigenerante, ci stia dando un incoraggiamento: dopo la morte rinasce la vita, dopo la tristezza può esserci la gioia, dopo l'inverno torna sempre l'estate!
Il solstizio d'estate 2024 sarà il 20 giugno alle ore 22.50 anche se sarà buio immaginiamo la luce!
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