Nell'incanto dell'autunno
Da tempo desideravo immergermi nell'incanto dell'autunno, sentirmi avvolta da quei colori caldi che sembrano nascere dal tocco della bacchetta magica di una fata che rende nuovo un paesaggio. Finalmente, strappando qualche ora agli impegni, ho realizzato questo sogno in uno dei posti che amo di più: Cogne, in Valle d'Aosta.
Arrivare dalla vallata di Aosta all'imbocco della valle di Cogne è stato veramente come passare attraverso un portale magico per trovarmi immersa in un mondo tinto d'oro: là dove di solito dominano i diversi toni del verde, ora si vede un gran trionfo di arancio, giallo ocra, marrone e qualche tocco di rosso qua e là: una meraviglia assoluta!
La sensazione di essere avvolti da un manto di bellezza aumenta via via che si lascia l'auto e si inizia a camminare verso il bosco che, se si aprono bene gli occhi e il cuore, ci regala una sorpresa dopo l'altra: giochi di luce, colori in trasformazione, muschi resi vigorosi dall'umidità, semi pronti a spiccare il volo per andare a far nascere nuova vita un po' più in là.
Poter vivere questa magia tra le montagne possenti che tanto amo, poi, mi ha dato ancora più emozione e occasioni di riflessione. La Val di Cogne ha subito una terribile alluvione lo scorso giugno. Una valanga di acqua e pietre si è riversata dalle montagne sul territorio della Valnontey, ai piedi del Gran Paradiso: uno dei luoghi più belli e amati da chi frequenta la valle. Boschi, sentieri, ponti sono stati cancellati, il paesaggio che conoscevo è completamente stravolto, non esiste più e non so se e quando potrà tornare come prima: i danni sono enormi. Tuttavia, il lento andare delle stagioni non si è fermato. La bellezza dei larici dorati, pur nello strazio di un paesaggio deformato, è un segno di vita e di speranza che deve spingerci ancora di più a rispettare la natura e a saper cogliere da lei insegnamenti preziosi per la nostra vita.
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