Diario di campagna: in giardino a gennaio!


"L'obiettivo di un nuovo anno non è avere un nuovo anno. È che dovremmo avere una nuova anima" 

                                                                                                            Gilbert Keith Chesterton

Come ormai saprai se mi segui da tempo, mi piace usare la parola "giardino" sia in senso reale che metaforico. Riuscire a ricavarmi uno spazio per riflettere sull'andare del tempo, scrivendo di mese in mese, mi aiuta a vivere il presente con più consapevolezza, senza farmi trascinare via dalle cose da fare e a coltivare la mia vita con maggiore pienezza. Ho deciso, quindi, di iniziare il nuovo giro sulla Ruota dell'Anno, con un altro capitolo del diario del giardino in cui, se vorrai, ti porterò con me, nella speranza di offrirti uno strumento utile per la tua crescita interiore. Come di consueto, troverai spunti di riflessione, cenni ad antiche tradizioni e rituali che ci aiutano a vivere il nostro tempo con presenza e intenzione. Non mancheranno due passi in giardino, quello vero, dove cercherò di offrirti idee o suggerimenti che, negli anni ho trovato utili. La natura sarà maestra e fonte di ispirazione in questo cammino lungo 12 mesi.  Potrà esserti utile un taccuino su cui annotare i tuoi pensieri e le tue intenzioni. Allora , ti va di venire con me? 

Gennaio è il mese delle infinite possibilità: un anno si è chiuso con le sue gioie e i suoi dolori, la sua abbondanza e, probabilmente, qualche momento di difficoltà che non manca mai, neanche in quelle vite che sembrano perfette. Luce e ombra fanno parte dell'esistenza di tutti e per non lasciarsi sopraffare dal buio, è necessario tenere accesa la candela della speranza, per quanto fioca possa apparire la sua luce in alcuni momenti, per poi ripetersi con convinzione che tutto passa, anche la bufera più gelida o l'inverno più rigido! Le antiche tradizioni legate alla notte tra il 31 dicembre e il 1 gennaio, che ci accompagnano sulla ruota per un nuovo giro, ci possono sostenere in questo passaggio.


L'esplosione di fuochi di artificio che saluta il nuovo anno è un rituale antichissimo che unisce due elementi: il fuoco purificatore e il rumore che, secondo la tradizione, allontana le negatività. L'usanza di celebrare il capodanno si fa risalire, ancora una volta, all'antica Roma: con l'introduzione del calendario Giuliano nel 46 ac, il 1 gennaio divenne il primo giorno dell'anno. In questo periodo si tenevano le grandi celebrazioni in onore del Dio Giano (da cui il nome del mese) che seguivano i Saturnali, festeggiamenti dedicati al Dio Saturno nel periodo compreso tra il solstizio d'inverno e il giorno del Sol Invictus, il 25 dicembre. A Giano ci si rivolgeva in preghiera prima di avviare imprese importanti. Rappresentava il principio della vita e presiedeva alla nascita di tutte le creature. Con i suoi due volti opposti l'uno all'altro, poi, guardava al passato (di cui fare bilanci per imparare dai propri errori e non ripeterli) e al futuro tutto da scrivere e vivere. 

Lasciamo che il fuoco della notte trascorsa da poco porti via con sè i pensieri negativi, le delusioni o quegli aspetti del nostro carattere che vogliamo cambiare e migliorare. Lasciamo che ci aiuti ad alleviare i piccoli e grandi dolori che hanno toccato la nostra vita e proviamo a guardare avanti verso un nuovo inizio. Solo attraversando il buio della notte ci ridesteremo al nuovo giorno! Se si vive con consapevolezza, ogni occasione, anche i botti di fine anno, diventano un momento di riflessione e crescita. 


"Vivo ogni giorno con gioia" è l'affermazione che ho scelto per questo mese sulla mia Ruota dei fiori dell'Anno, un piccolo strumento di mindfulness realizzata a mano lo scorso Natale per le amiche.  Ripetersi, più volte al giorno, un mantra come questo ci aiuta a scegliere come affrontare la vita. Le affermazioni, sono ancore di salvezza: quando sta per scattare quell'emozione negativa che mi fa stare male o reagire in un modo che non mi piace, ripeto la formula nella mia mente, faccio un paio di respiri consapevoli e mi do il tempo di scegliere la reazione e l'emozione più giusta per me. Non possiamo controllare quello che ci accade o come gli altri si comportanto con noi, però possiamo e dobbiamo scegliere come reagire. Se non ci si arrocca su emozioni negative, se si impara a lasciare andare, scegliendo positività, compassione e perdono, piano piano, coltiveremo gioia in abbondanza! (Se vuoi avere la Ruota, lascia un commento te la regalerò volentieri!). 

Andiamo a fare due passi in giardino, ti va? Procediamo con lentezza, di stanza in stanza  (così mi piace immaginare le diverse aree in cui è suddiviso il mio giardino, come fanno i giardinieri inglesi!), osservando quei piccoli dettagli che possono riempire il cuore di meraviglia, anche in una giornata grigia come quella di oggi. 


Tutto è come sospeso in attesa di un nuovo inizio, ma se si osserva bene, si scorgono diverse tonalità di verde, come quello brillante delle nuove felci che spuntano nella zona boschiva accanto alle foglie variegate dei ciclami selvatici e circondate dal tarassaco che non manca mai!


Cuscinetti pieni di piccoli cuori sono pronti ad accogliere le prime viole, tra pochi giorni. 


I noccioli si stagliano verso il cielo con le loro braccia nude su cui stanno già nascendo i nuovi amenti che feconderanno il piccolo fiore nascosto sotto di loro per donarci una profusione di frutti a fine agosto.

Non poterò le mie 'Annabelle' che a fine marzo, voglio godermi il fascino dei loro globi dorati per tutto l'inverno!

Nel Cottage Garden è ancora tempo di Salvia Leucantha con le sue lunghe pannocchie lilla. Mi devo dicordare di darle sostegno la prossima stagione! 

Poi, poco più in là, i primi narcisi impazienti hanno già voglia di mostrarsi in tutto il loro splendore.

E il rosmarino, all'ingresso della grande bordura di rose e piante erbacee, è in fiore!


Lì vicino,  accanto alla porta della mia Garden Room (che tra poco finalmente sarà restaurata), fiorisce il Calicanto! E' il suo momento! Ogni anno mi sorprendo per la forza pungente del suo profumo unico: aroma di inverno! 


E ai suoi piedi, i grandi fiori rossi di Amaryllis, che mi hanno tenuto compagnia per tutto il periodo natalizio, sono come una fiammata di colore nel giardino spoglio di gennaio, in bilico tra ciò che è stato e ciò che sarà, in piena sintonia con il tema del mese! Ci rivela la sua struttura, i suoi punti deboli da migliorare, gli spazi ancora vuoti da riempire o le modifiche da fare a fronte di ciò che non ci è piaciuto la scorsa stagione. Anche per lui Gennaio è il mese delle infinite possibilità che vedremo fiorire a primavera!

Che sia, per tutti, un gennaio da vivere con gioia!

Se ti è piaciuto leggere questi pensieri e passeggiare con me in giardino, lasciami un commento!

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