La cosa bella del vivere in campagna è la possibilità di uscire di casa e poter fare diverse passeggiate nella natura senza dovere usare l'auto. Lo scorso anno avevo preso l'abitudine di uscire da sola tutte le mattine, all'alba, divertendomi a riconoscere le varietà botaniche che incontravo lungo il sentiero. Poi ho cominciato a fare incontri: cinghiali, strani brontolii provenienti dal bosco (ho scoperto che erano lupi alla fine) e, da codarda, ho rinunciato alle mie uscite solitarie e al mio felice incontro quotidiano con ginestre, felci, achillee, verbene e tutte le altre erbe di cui, ormai, conoscevo perfettamente la posizione. Qualche giorno fa, ho convinto marito e cane ad accompagnarmi e, via di nuovo sulle tracce delle mie piantine amiche. Ritrovarle esattamente dove le avevo lasciate è stato come tornare a far visita ad amiche care, è stato emozionante.
Quando cammino in un bosco o lungo un sentiero di campagna o montagna, è mia abitudine lasciarmi incuriosire. Procedo con gli occhi ben aperti e la mente presente, pronta a soffermarmi su quelle piante o quei particolari che maggiormente richiamano la mia attenzione o, come amo dire (ma può sembrare un po' esoterico, mi rendo conto) che mi chiamano. Li fotografo e, talvolta, ne porto a casa un rametto per essiccarle e custodirle nel mio diario di natura.
Stamattina, lungo la via, l'occhio mi è caduto, in particolare su alcune piante che hanno tutte, in un modo o nell'altro, un potente valore curativo. Il mazzetto che ti racconto oggi, quindi, non è solo bello, ma è un vero e proprio concentrato di armonia.
Gli ingredienti del mio bouquet sono tutti rimedi floreali del Dottor Bach, tranne uno: l'iperico, il cui giallo vibrante è un vero e proprio richiamo per lo sguardo attento del viandante curioso.
Nei giorni scorsi, sono certa, avrai letto molte cose su questa pianta medicinale nota da tempi antichissimi e spesso chiamata "Erba di San Giovanni" perchè fiorisce nel periodo del solstizio d'estate e della festa di San Giovanni Battista. Il suo nome scientifico è Hipericum perforatum ed è usata in erboristeria per le sue innumerevoli qualità terapeutiche: ottima in caso di scottature, infiammazioni cutanee, dolori articolari, è anche un potente antidepressivo che deve essere assunto solo su cosiglio di un medico erborista esperto perchè ha numerose interazioni con altri farmaci. Tradizionalmente, viene considerata una pianta di protezione contro le energie negative se usata come talismano (essiccata e posta in un sacchettino da portare al collo o da tenere in casa).
Conosci il Dottor Edward Bach? Sono certa di sì perchè i suoi rimedi floreali sono conosciuti e usati praticamente da un secolo, ormai, per riequilibrare quegli stati emotivi disarmonici che hanno un riflesso negativo sulla salute globale della persona. L'incontro del Dottor Bach con i suoi fiori è nato da intuizioni che gli balzavano nella mente mentre passeggiava per le campgane inglesi. All'intuizione seguivano la sperimentazione e la catalogazione all'interno di un sistema di cura di medicina vibrazionale: le frequenze di ogni singolo fiore risuonano con quelle di emozioni o stati mentali che, per qualche motivo, hanno perso la loro intensità generando uno squilibrio energetico che, secondo Bach, è da ritenersi il principio di un possibile sviluppo di malattia.
Lo so, agli occhi dei più questa parole sembrano pura fantasia. Eppure, se ci pensiamo bene, è scientificamente provato che tutto è energia, tutto emette vibrazioni a frequenze più o meno alte e non è così illogico credere che lo facciano anche i fiori o le piante. E' un dato di fatto che una passeggiata nel bosco è un toccasana per la salute fisica e mentale proprio grazie alle frequenze emesse dall'ecosistema, agli oli essenziali, ai batteri che vivono nel suolo. Il contatto con la terra definito "grounding" di cui ormai tutti parlano sui social si basa proprio su uno scambio energetico e vibratorio benefico tra noi e la terra. Il Dottor Bach lo aveva intuito e ce lo ha trasmesso nei suoi studi e nel suo sistema formato da 38 rimedi che la natura ci offre.
Ma torniamo al mio mazzolino estivo. Oltre all'iperico, durante la mia passeggiata, ho incontrato dunque quattro dei fiori che Edward Bach ci propone nel suo stistema e te li voglio raccontare.
Questo bel fiore rosa di cui c'è molta abbondanza dalle mie parti è
Centaury,
Centaurium erytraea di cui ho scritto tempo fa in questo articolo su
I rimedi della nonna in quanto questa specie botanica è un antico rimedio erboristico.
Nel sistema dei rimedi floreali, Centaury ti aiuta a mettere dei paletti, per così dire. Ti insegna a dire di no. E' particolarmente indicato, dunque, per le persone sempre pronte a prodigarsi per gli altri, il che è una bella cosa, certo. Alla lunga, però, si rischia di finire logorati specialmente quando ci rendiamo conto che le persone ci usano perchè sanno che saremo sempre pronti ad accontentarli, sfinendoci e rinunciando a mantenere il nostro benessere psico-fisico. I confini ti preservano, garantiscono che la tua energia (quella di cui parlavamo prima) sia sempre in equilibrio. Aiutare è bello, ma se finisci con il logorarti non avrai più le forze di esserci a pieno per le persone che contano.

Hai mai notato il blu indaco di questi fiori estivi che crescono volentieri in assolati terreni abbandonati o praterie? E' la cicoria selvatica, Cichorium intybus, Chicory tra i rimedi del Dott. Bach che la dedica a coloro che si prodigano troppo per i propri cari, cercando di risolvere i loro problemi: Sono generosi in consigli (spesso non richiesti) perchè sanno di cosa gli altri hanno bisogno. Dietro tutto questo altruismo, però, spesso c'è il comprensibile e umano desiderio di legare gli altri a sè. Il bene che si fa non è realmente altruiscìtico, ma parte dal proprio bisogno di sicurezza e di controllo. Chicory aiuta a sviluppare un amore autentico e non è un caso, a mio parere, che il colore di questo fiore sia lo stesso che si attribuisce ad Ajna, il sesto chakra detto anche "terzo occhio" collegato all'intuito, alla chiarezza mentale e alla comprensione profonda di sè stessi. Perchè per poter andare incontro agli altri con cuore autentico e libero da manipolazioni dobbiamo essere in armonia con il nostro io autentico.
La cicoria selvatica è usata in erboristeria per le sue ricche proprietà digestive, antiossidanti e depurative, E' ricca di sali minerali e di vitamine.

Clematis,
Clematis vitalba, cresce ovunque! Si arrampica, striscia, si avvinghia a tutto ciò a cui si può aggrappare. E' quel lieve tormento interiore che ti impedisce di essere appagato realmente perchè hai sempre la testa altrove, nei tuoi sogni, in quel che è stato e in quel che, forse, sarà. Ma è il presente il nostro tesoro più grande! E' nel qui ed ora che viviamo realmente e che creiamo relazioni o azioni concrete che ci possono portare a raggiungerli quei sogni. Clematis ti ancora nel momento presente, ti aiuta ad esserci davvero, cuore e mente, per chi chiede la tua compagnia o la tua attenzione. E' un rimedio utile per aiutare nella meditazione, nello studio, nelle attività che richiedono concentrazione.

E infine, ecco Wild Oat, Bromus ramosus, l'avena selvatica che tinge di oro i campi in piena estate. E' uno dei miei fiori preferiti perchè aiuta a trovare il proprio scopo nella vita. Aiuta a capire chi siamo e dove vogliamo andare. La vita è un cammino fatto di bivi e incroci e saper fare la scelta giusta è fondamentale. Ecco allora le spighette leggere di avena che danzano al più lieve alito di vento e ci aiutano ad andare nella direzione giusta. Tutti abbiamo uno scopo nella vita! Tutti! La cosa difficile sta proprio nel capirci e nel capire dove andare. Il Dott. Bach scrive che allontanarci dalla giusta direzione provoca fratture nella nostra anima ed ecco che l'oro di Wild Oat ci aiuta a rimettere insieme i nostri cocci e a ritrovare, finalmente la via. E' un rimedio molto adatto ai giovani che si trovano davanti alle scelte grandi della vita, ma è prezioso per tutti coloro che sentono di dover affrontare cambiamenti per riuscire a vivere in quello stato di gioia pura che prova chi è totalmente appagato.
In erboristeria si consiglia l'avena selvatica perchè aiuta a ridurre stress e ansia, è un buon diuretico, riduce il colesterolo e aiuta l'intestino pigro.
E così, dopo la mia passeggiata, eccomi a sorseggiare un caffè in compagnia delle rose e del mio bouquet che mi insegna quanto sia importante dedicarsi del tempo per conoscere noi stessi in modo da riuscire a tessere la trama della nostra vita con il filo d'oro dell'autenticità!
Le indicazioni erboristiche a cui faccio cenno nell'articolo devono essere seguite solo su consiglio medico. L'assunzione di Fiori di Bach, invece, non ha alcuna controindicazione o effetto collaterale. E' opportuno, però, farsi consigliare da un esperto per scegliere i rimedi più giusti per te. Se vuoi, contattami, ti aiuto volentieri.
Se ti è piaciuto questo articolo o se hai qualche domanda, lasciami un commento, sarò felice di leggerti e di rispondere.
Ciao, sono sabrina. Le rose, mia grande passione, mi hanno accompagnata a scoprire le infinite possibilità di crescita e guarigione che la natura ci offre. Sono istruttrice mindfulness e ho una formazione in cristalloterapia energetica. propongo percorsi su Emozioni e fiori di bach (ho conseguito il livello 2 del percorso ufficiale del bach centre) e workshop di nature journaling. conduco passeggiate meditative nel bosco del progetto "La via delle rose" che curo con gli amici dell’associazione: quellicheatrastacistannobene aps.
Seguimi su @garlands_of_hearts o scrivimi: sabrinamasnata72@gmail.com
Commenti
Posta un commento