Il calendario degli alberi sacri: settembre e il nocciolo

 Nel mio giardino, a due passi dal bosco, c'è una zona in cui sono stati piantati quattro noccioli, forse dal bisnonno di mio marito. E' uno dei miei angoli preferiti perchè è nascosto, abbastanza fresco e silenzioso. Mi capita spesso di andare lì e sedermi in compagnia di questi antichi signori dalle belle foglie che ricordano un cuore.


 Nel pieno dell'inverno, a fine gennaio, mi soffermo ad ossevare i loro amenti gialli, cioè i fiori maschili ricchi di polline. Accanto al picciolo, ci sono minuscoli fiori rossi che custodiscono l'ovario in cui il polline fecondato darà origine al frutto. Dato che Madre Natura non lascia nulla la caso, il lavoro degli impollinatori, scarsi in questa stagione, è coadiuvato dal vento che agevola la fecondazione.


Il nome scientifico del nocciolo è Corylus avellana e appartiene alla famiglia delle Betullaceae. Le testimonianze dell'uso alimentare del suo frutto risalgono all'era glaciale e i reperti più antichi sono stati trovati in Scozia. Il nome della pianta deriva dal greco Koris che significa elmo e che è, naturalmente, ispirato al duro guscio della nocciola che protegge il suo frutto, molto simile ad una testolina. Nel primo articolo di questa rubrica, ho accennato al fatto che per i celti la testa rappresentava la sede delle emozioni oltre che della sapienza, non potevano non sentirsi particolarmente ispirati da questo albero, dunque.



Dato che le nocciole sono pronte per essere raccolte a settembre inoltrato (mese numero nove sul calendario gregoriano)  e che un albero di nocciolo ci mette nove anni a dare i suoi primi frutti, è stato facile abbinare questo mese e questo albero nel percorso del calendario degli alberi sacri ispirato al modello celtico degli Ogham (nel quale il nocciolo è assegnato al periodo dal 5 agosto al 1 settembre)

Settembre è governato dal segno della Vergine e dal pianeta Ermes/Mercurio, divinità alla quale i greci avevano dedicato questo albero, forse per la sua capacità di apparire sempre giovane e rigenerarsi attraverso la produzione di polloni (getti basali): anche se il tronco sembra morto, continua a generare vita lanciando verso il cielo nuove speranze di futuro! Ermes era detto "Trismegisto", cioè tre volte grande: signore della sapienza (la testolina di cui prima), della magia e della medicina, tutti elementi a cui il nocciolo è simbolicamente legato.

Ermes era figlio di Zeus e della ninfa Maia, fratello minore di Apollo. Un ragazzino molto astuto e intelligente che, dopo aver rubato al fratello una mandria, riuscì a passarla liscia con l'idea di camminare all'indietro cancellando le impronte dei propri piedi. Il bastone di Ermes era, naturalmente, fatto di nocciolo e alla sua sommità erano intagliate due serpi, emblema delle correnti energetiche del corpo che, se tenute in equilibrio, mantenevano la salute, da qui l'accostamento del dio alla pratica medica.


Ermes Trismegisto (immagine dal Web)

A proposito di serpenti, secondo la tradizione (anche cristiana) questo simbolo del demonio sarebbe terrorizzato dall'albero di nocciolo. Racconta la leggenda che un giorno la Madonna stava raccogliendo fragole di bosco quando fu attaccata dalle vipere, il nocciolo sotto cui si trovava, la avvolse proteggendola. Sana e salva, Maria benedisse l'albero rendendolo acerrimo nemico delle serpi. 

Il nocciolo è da sempre anche associato alla magia e alla divinazione. Bacchette realizzate con i suoi rami, infatti, venivano usati dai Celti per predire il futuro e nella pratica della rabdomanzia per la ricerca delle falde acquifere, si usa ancora oggi, un ramo di questa essenza. Le bacchette magiche del folklore sono, infine, per lo più in legno di nocciolo. Una magia positiva, tant'è che questo albero offre protezione contro le forze magiche oscure. 

Il tempo del nocciolo

Come abbiamo visto, tra il nocciolo e settembre ci sono legami molto profondi che si leggono anche sui colori delle sue foglie in questo tempo di passaggio tra i due sabbat del raccolto che ci conducono nel cuore dell'autunno: Lammas e Mabon: non siamo ancora del tutto fuori dall'estate, ma già si notano i segni del movimento della Ruota verso i mesi più freddi dell'anno, in un progressivo e simbolico movimento verso il buio, un ripiegamento in direzione  della profondità della terra  che rappresenta la dimensione interna di noi stessi.

Il filo conduttore dei festival del raccolto, come abbiamo detto più volte, è rendere grazie per ciò che si ha e lasciare andare il superfluo in modo da affrontare la nuova stagione con un bagaglio leggero, ma al tempo stesso, efficace. Ti sto proponendo questo percorso lungo la Ruota dell'anno in compagnia degli alberi per aiutarti a costruire il tuo tempo con intenzionalità e consapevolezza. 

Ti serviranno: un taccuino, una scatola di colori, un pochino di tempo per riflettere con calma e un luogo tranquillo e silenzioso. Ottimo sarebbe trovarlo in natura, in un bosco, alla presenza del nocciolo. Se non hai la possibilità di lavorare direttamente con il nocciolo, ti regalo le immagini dei miei alberi: stampale o ingrandiscile sullo schermo, come preferisci!


Questo mese, lavoriamo con i colori principali che puoi vedere sulle foglie del nocciolo in questo periodo che va da settembre a ottobre. Due ci legano alle stagioni precedenti (il verde e il giallo oro) e il terzo a quella che verrà (il marrone). Ti propongo una piccola introduzione per ciascuno e alcuni spunti di riflessione che possono guidarti nel tuo  dialogo con te stessa o te stesso. Sono pratiche che puoi distribuire nei giorni da oggi al 1 ottobre.

Giallo Oro

Simbolo di abbondanza per eccellenza. E' il colore del grano celebrato a Lammas nella sua fase di piena maturità: pronto per essere trasformato in nutrimento o per tornare alla terra sotto forma di seme e di vita che si rigenera. E' il colore del sole, del fuoco, dell'estate che ci sta lasciando. Con il giallo lavoriamo su due livelli: la gratitudine e la cura.

Rendere grazie: scrivi sul tuo taccuino il tuo grazie per i frutti raccolti nella stagione che va chiudendosi. Non servono grandi cose. Cerca le piccole gioie quotidiane che diffondono positività nella tua vita: la compagnia di una persona cara, una lettura o un'attività che ti ha fatto stare bene, qualcosa di buono che hai mangiato o cucinato, aver provato una nuova attività. Dopo avere scritto gli ingredienti del tuo raccolto, cerchiali o colorali con una matita gialla, il fiorire dell'oro sul tuo taccuino ti aiuterà a sintonizzarti sulle alte frequenze della gratitudine. Questa è una pratica importantissima, falla tua ogni giorno di questo mese e portala con te nel corso dell'anno: se inizi a riconoscere l'abbondanza delle cose semplici nella tua giornata, attingerai a quella sorgente di gioia che è dentro di te e che niente o nessuno ti può togliere. Ti lamenterai un pochino meno e aprirai la porta ad un atteggiamento più ottimista che darà i suoi frutti.

La cura: esporsi al sole fa bene (con le dovute precauzioni e tempistiche), rinforza le ossa e infonde positività, è un'ottima cura contro la depressione.  Lo dicono i medici e, se ci pensi, avrai sicuramente sperimentato l'innalzarsi della tua energia quando sei all'aria aperta in una bella giornata soleggiata. Il giallo oro che compare sulle foglie del nocciolo in questa stagione, mi fa pensare alla pratica giapponese del Kintsugi: quando una ceramica va in pezzi, la si ripara con l'oro rendendola ancora più preziosa. Questa è una metafora potente per la nostra vita. Ecco alcune domande per la tua riflessione:

Quale frattura o ferita di porti verso l'autunno?

Come ti fa sentire? (rifletti bene sulle varie sfumature delle tue emozioni. Ad esempio, non limitarti a scrivere di getto: "tristezza": ascolta questa emozione, interrogala. Sei triste o delusa/a; sei triste o arrabbiata/a; sei triste o ti senti persa/o?)

Puoi, in qualche modo, intervenire sulla situazione che ha causato questa frattura? 

Se la risposta è sì, scrivi alcune azioni che puoi mettere in atto subito per iniziare ripararla .

Se la risposta è no, non ti lasciare trasportare verso il basso dai cocci che cadono, raccoglili, cerca di capire cosa ti vogliono insegnare e lasciali andare. 

Ricorda: anche se non hai potere su ciò che la vita ti da, hai pur sempre la possibilità di scegliere come reagire a ciò che accade, non rimanendo ancorata/o a quelle situazioni, continuando a pensarci o a portare rancore verso chi ti ha mandata/o in frantumi. Lascia andare! 

La pratica della meditazione aiuta molto nel navigare le emozioni perchè ci aiuta a centraci su quel luogo dove non c'è mai tempesta che è dentro di noi. Dopo avere individuato le situazioni "frattura" della tua vita, siedi per qualche minuto in un luogo tranquillo. Fai tre respiri profondi e poi lasciati cullare dal ritmo del tuo respiro naturale, cercando di lasciare andare senza giudizio i pensieri che ti si affollano nella mente. Quando ti senti focalizzata/o sulla pratica, richiama alla mente quella situzione, quell'emozione, quella persona che ti ha spezzata/o, immaginala investita da una luce dorata, tienila lì qualche istante, ringraziala, comunque per la consapevolezza che ti ha dato e poi, osservala mentre si dissolve. Porta con te la sensazione di pace che la pratica ti darà e nei momenti in cui il pensiero negativo associato a quella frattura ritorna, scegli di soffiarla via con un profondo respiro di luce dorata. Tu sei padrona/e dei tuoi pensieri, non lasciare a loro il comando!

Nel momento in cui tu agisci sulle situazioni difficili usando questo potere di risposta, inizi a ricomporre la frattura attraverso l'oro prezioso della tua volontà. Puoi ripetere la pratica ogni volta che vuoi, naturalmente.

Quando le fratture sono troppo gravi e da soli, proprio, non possiamo ricomporle, è fondamentale chiedere aiuto a qualcuno che ci guiddi ad uscire dal baratro prima che sia troppo tardi. Nel mio percorso con i Fiori di Bach, ad esempio, ho scoperto che possono essere un aiuto prezioso nel percorso di risalita, se ti va te ne posso parlare in privato. Il supporto di un professionista sarà poi fondamentale per la risalita.

Verde

E' il colore che rappresenta l'energia vitale, la Viriditas di cui tanto ha scritto Idelgarda di Bingen. E' il colore che domina la stagione della primavera e la rinascita e che maggiormente riposa l'occhio, specie nei suoi toni più smorzati (muschio-salvia-oliva). E' associato alla speranza, ma in Cromopsicologia, lo si consiglia anche nelle fasi di passaggio (come quella in cui ci troviamo), di  incertezza e indecisione.

Anche in questo caso, ti suggerisco una traccia di riflessione. Settembre è il mese in cui tutto riparte, chi lavora, chi studia, chi deve gestire figli o nipoti ha davanti a sè tutto un lungo anno impagnativo. Occorre quindi prepararsi per avere le energie necessarie. 

Energia vitale significa essenzialmente salute in equilibrio, nel corpo e nello spirito.

Come ti senti fisicamente? Hai qualche disturbo che varrebbe la pena di affrontare con il tuo medico? Fallo subito!

Durante l'estate hai esagerato con il cibo o hai acquisito abitudini che ti rendi conto non sono efficaci per il tuo benessere? Fai un elenco di ciò che è bene modificare e, sempre con l'aiuto di un esperto, inizia, magari, un piano detox per ripulire il tuo organismo prima dell'autuno. Ricorda che il cibo troppo processato non fa bene e che i frutti che la terra ci offre in questa stagione sono ottimi per il nostro benessere!

Ti senti sopraffatta/o dall'agenda perchè hai già troppa carne al fuoco per soddisfare tutte le richieste che continuano  ad arrivare? E siamo solo a settembre? Usa il tuo potere: metti dei limiti e inizia a dire qualche no, gentile, che ti farà risparmiare la tua Viriditas. 

Quali attività ti riempiono di energia positiva, ti fanno stare bene, ti fanno sentire viva/o? Fai un elenco di questi doni preziosi, e cerca di dedicare loro un pochino di tempo ogni giorno. Scrivili o colorali di verde, la viriditas risalterà tra le parole scritte sul tuo taccuino. Metti una sveglia che ti ricordi di praticarle!

Inserisci il verde della natura nella tua settimana trovando il tempo di stare all'aria aperta e di fare una bella passeggiata appena puoi!



Marrone

E' il colore della piena transizione verso l'autunno, del completamento prima della caduta delle foglie. Marrone è la terra, la nostra Madre ancestrale che ci sostiene, ci nutre, ci radica. Le radici mature degli alberi sono marroni, come il loro tronco forte e i loro rami che si innalzano verso il cielo. Nel marrone c'è sia l'energia del verde che l'oro prezioso del giallo: è la sintesi perfetta! Come sempre in Natura! Marrone è, non solo la foglia del nocciolo in questo momento, ma anche il suo frutto: quella testolina nella quale i Celti vedevano sì la sapienza, ma anche la sfera emozionale.

Lavorare con il marrone significa scendere in profondità. Ecco due pratiche utili:

 Visualizzazione:

 Trova il tempo, poco ogni giorno, per fermarti e immaginare, mentre respiri, le tue radici che scendono nel cuore della terra, si nutrono della sua energia per poi lanciare i rami verso il cielo in un flusso perpetuo. Noi siamo cielo e terra! Dobbiamo nutrire questa consapevolezza e muoverci nel presente con la forza di un albero secolare e il vigore dei suoi rami che, se vivi, non si spezzano nelle tempeste perchè sanno che la terra li nutre e li sostiene.

 Nature Journaling

Disegna sul tuo tacccuino un albero, tiralo fuori dalla tua creatività. Non deve essere perfetto! Quell'abero sei tu ora all'inizio dell'autunno. In particolare, disegna con intenzione le radici che scendono nella terra. Poi slancia i rami verso il cielo! Disegna anche le foglie, ma solo quelle che indicano ciò che vuoi lasciare andare dopo gli esercizi precedenti: emozioni, pensieri che ti limitano, situazioni che ti tologono Viriditas. Disegnale mentre fluttuano verso la terra dove diventeranno nutrimento per la tua prossima stagione. Usa questa immagine nelle pratiche di meditazione che inserirai nella tua giornata, ti aiuterà a non perdere di vista il tuo percorso e il tuo cammino.

Per tenere sempre il focus sul percorso di questo mese, infine, disegna una foglia di nocciolo e colorala con i toni cromatici con cui stiamo lavorando. Mettila in un posto visibile: diventerà la tua bussola lungo il cammino nel mese di settembre.

Il tempo di Mabon

Il tempo di Mabon inizia con l'equinozio. Hai mai pensato che la radice del nome di questo momento astronomico di passaggio è la stessa di equilibrio? La fusione del verde, del giallo e del marrone dona equilibrio, sono colori che tra loro stanno molto bene, sono in armonia e nulla è a caso! 

La natura riflette i nostri ritmi di vita e noi i suoi. Riuscire a risintonizzarci con i suoi movimenti è fondamentale per far stare la nostra vita in equilibrio che, ricorderai, è richiamato anche dalla rappresenazione di Ermes con i serpenti intrecciati, immagine armonica della salute psico-fisica. 

E' questa la lezione del nocciolo per noi: lavorare con consapevolezza con ciò che la vita ci dona per creare il nostro equilibrio e la nostra armonia..


Lasciami un commento, mi farà piacere leggerti. Se sei interessata o interessato ad approfondire i temi che ho toccato: la Ruota dell'anno,  la gestione delle emozioni con i Fiori ci Bach o la meditazione, scrivimi pure in privato, sarò felice di parlare con te:

sabrinamasnata72@gmail.com




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